Ex assessori arrestati a Marino, le reazioni politiche

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Marino Palazzo Colonna
Palazzo Colonna a Marino
Marino Palazzo Colonna
Palazzo Colonna a Marino

Dopo il terremoto giudiziario della scorsa primavera che ha travolto la giunta Silvagni, oggi altri due arresti da parte dei Carabinieri di Castel Gandolfo, nei confronti degli ex assessori Catenacci ed Ottaviani. Di qui le prime reazioni del mondo politico marinese.

“Nell’apprendere, questa mattina, la notizia della misura cautelare eseguita a carico di due assessori della decaduta amministrazione comunale di Marino, voglio innanzitutto rinnovare tutta la mia personale e immutata fiducia nella magistratura. Nel contempo, voglio precisare che gli indagati hanno rivestito cariche istituzionali nella precedente amministrazione e che non si sono attivati, né sono stati coinvolti nell’attuale esperienza politica che mi vede candidato sindaco della coalizione “L’Officina delle Idee”. Il mio impegno per la città di Marino continua, dunque, nella speranza che venga fugato ogni dubbio di illegalità nel nostro territorio e con il proposito, se venissi eletto sindaco, di ripristinare, instaurare e consolidare i principi di trasparenza e legalità in ogni settore dell’attività amministrativa e politica. Perché questa è la scelta etica e morale di tutte le forze politiche che sostengono la mia candidatura e che con grande entusiasmo hanno accolto la mia proposta programmatica di dotare l’amministrazione comunale di una figura istituzionale che vigili sulla legalità, come un magistrato o una personalità altamente competente su questa delicata materia”. Così, in una nota, Stefano Cecchi, candidato sindaco della coalizione “L’Officina delle Idee”.

LE OPPOSIZIONI DI CENTROSINISTRA CHIEDONO DISCONTINUITA’ POLITICA ED AMMINISTRATIVA: E’ FRANCA SILVANI DEL PD LA PRIMA A SOSTENERE IL CAMBIO A PALAZZO COLONNA

“I fatti di questa mattina hanno riportato ancora una volta Marino alla ribalta della cronaca giudiziaria, con l’arresto di due nomi eccellenti della coalizione di centrodestra per una questione di corruzione e tangenti,” dichiara Franca Silvani, ex Segretaria del Pd di Marino a commento della notizia dell’arresto, stamane di due ex assessori della giunta Silvagni.

“È sempre più chiaro che Marino ha bisogno di voltare pagina e di dare un’alternativa di legalità ai cittadini. Adesso è il momento di spingere fortemente e dare un impulso netto alla campagna elettorale e sostenere uniti il candidato a sindaco del centrosinistra, Eleonora Di Giulio, che è stata scelta appositamente per le sue caratteristiche professionali e per la sua statura morale”.

Conclude così la Silvani: “Questo è il momento di dare un messaggio forte di discontinuità e legalità che riesca a riportare Marino sulle cronache per le sue eccellenze e non per questi casi di malapolitica”.

DURO IL COMMISSARIO PROVINCIALE DI ITALIA DEI VALORI, IL MARINESE MARCO COMANDINI, TRA I PIU’ ACERRIMI RIVALI POLITICI DELLE GIUNTE PALOZZI E SILVAGNI:

Lo avevamo detto che molto non quadrava, che non poteva finire lì, troppe cose apparivano nebulose, poco trasparenti, lo abbiamo detto e ridetto mille volte, spesso derisi da esponenti di centrodestra, ci davano dei pazzi, degli urlatori, ma i fatti eccoli sotto gli occhi di tutti.

Colpiti ora da un ordinanza di custodia cautelare del GIP di Velletri Muscolo e coordinati dal Procuratore Prete, sono due ex-assessori dell’amministrazione Palozzi e Silvagni, Mauro Catenacci e Marco Ottaviani, il primo assessore per tre amministrazioni, il secondo nelle due giunte Palozzi ora consigliere regionale del Lazio quota Forza Italia, tutte di centrodestra. Coinvolti anche un noto commercialista ed una società.

Che comportamenti, atteggiamenti e pratiche – dichiara Comandini – “mafiose” siano presenti nel nostro territorio è cosa accertata, che questa coinvolga buona parte della politica delle istituzioni e dell’imprenditoria, è oramai conclamato dai molti episodi di malaffare.

Questa vicenda non ci sconvolge, dopo l’arresto di un anno fa di Silvagni, lo denunciammo fortemente, ora diremmo che è quasi e tristemente fisiologica, leggere di un accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità, di pedinamenti, di intercettazioni telefoniche, di indagini bancarie, di tangenti, la pretesa di indicare da parte di un assessore anche i nominativi di persone da assumere, leggiamo dalle, – aggiunge Comandini – cronache in cambio di consensi elettorali; che fa il pari o quasi con quel aprile dell’anno scorso, cambia la catena commerciale ma non il succo del discorso, cioè la nostra città nuovamente nelle cronache nazionali per uno scandalo politico.

Ci chiediamo come quel sistema diffuso di malaffare, abbia così disinvoltamente preso piede, tanto da sembrare la normalità e non l’eccezione, ci chiediamo quanto marcio ci sia ancora nella nostra città, quanto ancora venga possa venir fuori.

Di certo il centrodestra ha dato pessima prova di se a Marino, con figura di spicco, addirittura coinvolto l’alfiere della Lista Nuove Idee, di riferimento del consigliere regionale di Forza Italia Palozzi, anche lui si legge molto interessato alla vicenda Lidl.

Abbiamo scritto alle istituzioni competenti chiedendo di rimandare le elezioni, perché pensiamo che non ve ne siano le condizioni ottimali, in mancanza di questo però ci appelliamo a tutte le forze sane politiche della città, perché prendano le distanze da questo modo di amministrare, ai cittadini di aprire gli occhi.

Chi è veramente estraneo a certe logiche, ne prenda coscienza di ciò che è accaduto in questi anni, e si impegni insieme a noi nel rilancio della nostra città, che questo serva da lezione e da monito, e da punto per ripartire, nel rispetto della legalità e della trasparenza, parola ad