“Ad Albano Laziale, oltre ad affossare il paese sotto i colpi di un malgoverno cittadino senza precedenti, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco PD Nicola Marini, ha deciso che nel Comune bisogna eliminare anche quei pochi spazi di democrazia che ancora vagamente si intravedevano nel tunnel oscuro dell’autoritarismo politico e amministrativo e che caratterizza la vita politica e sociale della nostra cittadina. E come trovare il modo di spegnere ogni residua fiammella di democrazia sopravvissuta se non cercando persino di imbavagliare gli esponenti dell’opposizione consiliare non consentendogli di riferire al Sindaco, all’amministrazione comunale e alla maggioranza consiliare – preliminarmente alla trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno del consiglio – importanti problematiche che attanagliano il paese. Per evitare, che si arrivi a discutere dei problemi proposti dall’opposizione e che gravano su Albano Laziale, questi sono inseriti dopo quelli presentati dalla maggioranza, in modo tale che prima dello scioglimento della seduta non si arrivi a discuterli. L’unica possibilità che gli esponenti dell’opposizione hanno per denunciare problemi ed avanzare proposte risolutive a difesa degli interessi collettivi è costituita dalla presentazione di Mozioni, uno strumento democratico e di civile dialettica tra opposizione e maggioranza. Una modalità di interesse collettivo che vergognosamente l’attuale amministrazione in maniera autoritaria sta cercando di cancellare. Nell’ultima seduta del civico consesso è andata in scena una pagina vergognosa dell’attuale Amministrazione Marini, dopo una seduta fiume al momento di discutere le mozioni presentate dalla Consigliera Gabriella Sergi, i Consiglieri della maggioranza abbandonano la sala Consiliare, l’incredula Consigliera riferisce e dibatte agli scranni vuoti. La mozione in discussione era di notevole importanza visto che riguardava l’inquinamento ambientale, il monitoraggio dell’aria, quindi la salute pubblica, i consiglieri abbandonando l’aula, hanno impedito il democratico dibattito, rientrando solo al termine dell’intervento della Consigliera Sergi per votare contro la mozione. Terminata la votazione gli stessi abbandonano l’aula Consiliare facendo mancare il numero legale provocando la chiusura della seduta, impedendo così di relazionare sulle ulteriori mozioni presentate quali: Istituzione del Consiglio Comunale dei Giovani, Indirizzi per un contrasto al gioco d’azzardo patologico. Hanno inoltre disatteso il mandato conferito loro dai cittadini con il voto, non rappresentandoli nella sede Istituzionale preposta, abbandonando l’aula non si sono assunti la responsabilità di decidere, e di prendere una posizione netta rispetto a tematiche di fondamentale importanza. Questa stagione Amministrativa verrà ricordata come l’era degli ignavi. Chi sono? Nel terzo canto della Divina Commedia Dante li piazza nell’Antinferno e sulla riva del fiume Acheronte, il luogo dove sono punite le anime «sanza ’nfamia e sanza lodo», quelli che in vita non hanno scelto né il bene né il male, scacciati dal Cielo perché ne offuscherebbero lo splendore, rifiutati dall’Inferno perché non hanno avuto neppure il coraggio di abbracciare il male: anime senza la speranza di morire. I Consiglieri di maggioranza corrono sulla via degli ignavi, ma a differenza di Dante, che nel suo viaggio con Virgilio, udendo il loro lamento, si mise a piangere, noi non verseremo neppure una lacrima” lo dichiara in una nota il Coordinamento di FabricAlbano.