Continua la polemica innescata da FabricAlbano e rivolta al Consigliere Comunale Luca Andreassi sul tema dei rifiuti. Dopo la replica di Andreassi, riceviamo e pubblichiamo integralmente una ulteriore nota del movimento politico FabricAlbano che alle ultime consultazioni amministrative si presentò a sostegno della candidatura a Sindaco di Giorgio Battistelli e che ora vede la sua rappresentanza consiliare incarnata da Gabriella Sergi.
“Il volto, o meglio i volti, che rappresentano e parlano in nome di FabricAlbano sono tutti gli iscritti all’associazione che insieme alla loro rappresentante in consiglio comunale la Consigliera Gabriella Sergi , lavorano, studiano, e si confrontano per il bene di Albano Laziale e non per il bene proprio. Tra questi c’è anche il Maestro Giorgio Battistelli, dimissionario da consigliere per scelta politica, affinché in quegli scranni – si legge nella nota i FabricAlbano – sedesse la Professoressa Gabriella Sergi, democraticamente eletta, con comprovate capacità per questo incarico per espletare il ruolo di Consigliera di opposizione. Alimentare la polemica, non ci appartiene, l’articolo di cui Lei si picca – FabricAlbano si rivolge ad Andreassi ndr – secondo la cronologia dei fatti è in risposta a quanto ha avuto modo di dichiarare lo scorso 30 luglio sul quotidiano “Il Tempo”, infastidito da quanti continuano a chiedere un confronto aperto su cifre, e modalità di gestione dei rifiuti; le sue considerazioni, con le quali nel comunicato di qualche giorno fa, ridicolizza FabricAlbano che comunque è sempre una rappresentanza cittadina prima che politica, ci vedono costretti a replicare anche questa volta sperando sia l’ultima, e che come Consigliere oltre che Delegato alla gestione rifiuti, convinca la giunta ad affrontare un civile confronto che faccia finalmente chiarezza su alcuni aspetti che FabricAlbano in particolare, ha più volte evidenziato e che non hanno avuto risposta. FabricAlbano ha ritenuto di dover chiedere spiegazioni al Consigliere Andreassi con delega ai rifiuti, visto che in tutte le sedi, istituzionali, social media, stampa locale e non, è stato lui a intervenire e proclamare comunicati. Prendiamo atto che non avendo lo stesso nessun ruolo, rivolgiamo gli stessi quesiti al Sig. Sindaco e soprattutto all’Assessore all’Ambiente, che in tutto questo, non è mai intervenuto, nemmeno in consiglio comunale. Inoltre, che l’ aumento TARI conseguenza dell’extra costo post-incendio arrivasse ad essere di 18 € pro capite e parliamo solo di utenza domestica, ( negozi, uffici; aziende ,ecc non sarà da meno) ,è il risultato di quanto siamo riusciti a ricavare elaborando i dati contenuti nella famosa delibera, nel corso del Consiglio Comunale. I sostenitori della suddetta, sollecitati dalla Consigliera Sergi a fornire maggior dettaglio, si sono guardati bene dal comunicare direttamente questo infelice dato, forse si temeva il rischio che un rigurgito di coscienza da parte della assopita ala di sinistra di fronte a questi numeri impopolari, che tra l’altro aspettano ancora un giustificativo contabile, non alzasse la mano per approvazione, oppure si unisse alla richiesta di voler capire di più? Come pure, adesso viene fuori che se la Regione interverrà con finanziamenti a compenso dei danni causati dall’incendio, “ .. o ci dovesse essere un eccesso di cassa, il surplus economico dovrà essere restituito ai cittadini” ; anche questo era bene dichiararlo esplicitamente in Consiglio Comunale. Nessuno vuole banalizzare nulla anzi, però non era Lei consigliere delegato che vantava giustamente i proventi di circa 400.000 € dovuti alla vendita dei materiali differenziati, vedi plastica e carta… Se poi per lo smaltimento dell’ organico, materiale che più degli altri si presta al riciclo /compost, ancora oggi costa di più smaltirlo differenziato che buttarlo in discarica, beh di questo Vi dovreste sentire responsabili per non aver, per esempio, avviato un Sistema di smaltimento consorziandovi con gli altri comuni del bacino, piuttosto che sostenere che la Tari, che l’importo che i cittadini hanno pagato in questi anni è stato comunque maggiore rispetto a quello dei comuni limitrofi, ad Albano ancora non è sufficiente per coprire i costi del servizio di raccolta e conferimento. Certo sarebbe ora di arrivare – continua FabricAlbano – a coprire l’intero territorio con il sistema di raccolta differenziata porta a porta in riferimento alle varie date promesse in questi anni, ( …non doveva essere entro il 2015? ), vi ricordiamo inoltre che ad Albano Laziale manca ancora il centro storico, vedi Corso Matteotti spesso utilizzato come discarica da cittadini residenti e non. Che fine ha fatto il progetto dei cassonetti interrati? Tratto dalla pagina del sito istituzionale del comune- Ufficio Stampa(http://www.comune.albanolaziale.rm.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1091)- Il Consigliere delegato all’Ambiente ha spiegato cosa cambierà nel conferimento dei rifiuti nel centro storico: “Abbiamo diviso l’area in sette quadranti e ognuno di essi avrà i suoi contenitori interrati. Questi ultimi funzioneranno attraverso un “badge” personale che permetterà di identificare eventuali trasgressori della raccolta differenziata. Questo sistema non sarà impattante dal punto di vista estetico, poiché l’unica parte dei cassonetti interrati visibile sarà una colonnina.”. Inoltre, come lei ci insegna, se la differenziata non è fatta secondo le regole, può diventare un costo anziché una risorsa, visto lo scoraggiamento di tanti cittadini che da più di tre anni si sono prodigati nel farla nel miglior modo possibile, la invitiamo pubblicamente a prendersi un impegno sulla data di quando sarà possibile passare, anche gradualmente, alla tariffa puntuale, premiando finalmente i cittadini virtuosi. In chiusura, FabricAlbano non risponderà più a comunicati di questo genere e su quest’argomento, ma attende di riparlarne in un incontro pubblico come richiesto dalla Consigliera Gabriella Sergi in data 07/07/2016 con numero di protocollo 0028443” conclude la nota.
Consigliera Gabriella Sergi
Referente Politico Adolfo Di Balsamo
Vice Presidente Paola Farina