Fazzone in Antimafia, Assovittime esprime il proprio dissenso

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Continua la polemica sulla nomina di Claudio Fazzone, senatore del Popolo della Libertà, nella commissione antimafia di Palazzo Madama.  Dopo gli strali che l’esponente del movimento politico Valore Comune Cristina Rossi aveva lanciato qualche giorno fa anche dalle pagine di Meta Magazine (link: https://www.metamagazine.it/valore-comune-scandalosa-nomina-claudio-fazzone-in-commissione-antimafia/), prima interviene a suo sostegno il Presidente di Assovittime Giuseppe D’Anna e poi ribadisce la posizione del movimento e sua personale la stessa Cristina Rossi.

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Il logo dell’associazione Assovittime

“Nei giorni scorsi, proprio su questo giornale – inizia così la nota di Giuseppe D’Anna, presidente nazionale dell’associazione Assovittime – , esprimevo a nome della associazione Assovittime di cui sono presidente, e all’unisono con l’associazione Valore Comune, preoccupazione ed allarme per il significato politico che la nomina del sen. Fazzone in Commissione Antimafia rappresenta per la Provincia di Latina e per le istituzioni repubblicane. Devo constatare, avendolo già anticipato più di una settimana fa, che nessuna delle forze politiche di maggioranza o di opposizione ha sentito ad oggi l’esigenza di esprimere con forza il sentimento di sdegno che invece si avverte nella cittadinanza. Mi chiedo soprattutto dove sono gli esponenti di quella destra sociale e storica che aveva come primo punto, identitario prima che politico, la difesa del principio di Legalità? Sul quotidiano LATINA OGGI sentiamo parlare di “sentinelle” ma non ne abbiamo vista una sola spendere almeno due parole a tutela dell’onorabilità di questo territorio e dei suoi cittadini. Non dimentichiamo – continua D’Anna – poi che proprio in questi territori c’era stato chi aveva promesso un’altra faccia della politica ma che, a distanza di anni, l’unica altra faccia che ci mostra è quella di un clan familistico impresentabile. Del “nuovo” che era stato promesso all’elettorato, c’è ora la grande capacità di saper assegnare, e nel silenzio-assenso generale, lavori dai compensi quasi milionari a ditte “di casa”; si dimentica, invece, di assumere una posizione chiara su una vicenda che ha interessato persino la satira di Maurizio Crozza nella trasmissione di venerdì 10 ottobre c.a., a dimostrazione del fatto che certi politici fanno ridere più dei comici di professione. Non fanno ridere invece i silenzi del sen. Moscardelli: perché questo esponente di centrosinistra, che ha speso in passato parole di qualche significato contro Fazzone, una volta accomodatosi nel Palazzo, tace? I cittadini, intanto, hanno capito tutto. La buona politica – conclude il presidente di Assovittime – è andata in vacanza e i partiti, per l’effetto livellante delle larghe intese, appaiono come una massa indistinta caratterizzata dalla bassa, inesistente considerazione del valore supremo della legalità, anche in spregio del ricordo di tutte le vittime di mafia”. Così Assovittime e il presidente Giuseppe D’Anna, rincara la dose Cristina Rossi, esponente di Valore Comune che dichiara in esclusiva a Meta Magazine come “le parole dell’amico Giuseppe D’Anna sono sostenute di comune impegno anche da Valore Comune. La vicenda del senatore Claudio Fazzone ha superato il limite del ridicolo – continua l’esponente del movimento politico  – e continua ad imbarazzare il nostro territorio. La legalità si difende non solo a parole – conclude Cristina Rossi – ma anche con i fatti concreti”.