Anche questa campaagna elettorale volge al termine ed è tempo di bilanci. A tracciarne i contorni per Fratelli d’Italia di Grottaferrata è Moira Masi, capolista del partito di Giorgia Meloni nella città criptense, che ha visto FdI, insieme a tutto il centrodestra, sostenere la candidatura a Sindaco di Lorenzo Letta.
Moira sei soddisfatta di come FdI ha condotto questa campagna elettorale?
“Sono orgogliosa di come tutti i candidati si siano impegnati in questa sfida di coraggio e cambiamento. Così come lo sono per ogni singolo iscritto, militante e simpatizzante che ci ha supportato ogni giorno. Ringrazio il partito ad ogni livello perché non ci siamo mai sentiti soli in questo percorso. Per Grottaferrata si sono spesi tutti, a partire dalla nostra Presidente nazionale Giorgia Meloni, passando per il nostro capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, senza dimenticare gli onnipresenti consiglieri regionali Giancarlo Righini e Chiara Colosimo, Il Consigliere della Città Metropolitana Massimo Ferrarini, unitamente al Presidente della Federazione della Provincia di Roma Marco Silvestroni. Una comunità politica e umana che non tradisce mai”.
Passiamo ai contenuti politici di questa campagna: cosa ti senti di dire a poche ore dal silenzio elettorale?
“Molti hanno tentato di confondere le acque, cercando di ingannare i cittadini, ma il quadro è chiaro. Il centrodestra con Lorenzo Letta è l’unica vera proposta di cambiamento, sia interno, rispetto ai vecchi personaggi che avevano fatto del personalismo la cifra della loro presenza politica in città, mortificando i valori del centrodestra che dicevano di voler rappresentare. Non credo sia un caso che alcuni di loro oggi li ritroviamo nelle liste apparentate col Partito Democratico e l’estrema sinistra, sia rispetto alla città, che non può più sopportare di essere governata da maggioranze litigiose e instabili, incapaci di garantire governabilità per tutta la legislatura”.
C’è chi dice che proprio la presenza di personalità politiche culturalmente di centrodestra o moderate in altre coalizioni sta a dimostrare la debolezza della coalizione di cui FdI è parte importante?
“Il centrodestra sta dove stanno i partiti che a livello nazionale lo rappresentano, non dove questo o quel singolo esponente pensa di trovare il proprio personale tornaconto politico. Il centrodestra è un popolo fatto di valori e persone, non è una pesca miracolosa per fare carriera. Non si tratta solo di coerenza, che pure è fondamentale, ma di capacità di realizzare le proposte che rispondano ai valori del centrodestra. Faccio fatica ad immaginare come si possano abbassare le tasse comunali insieme alla sinistra nemica delle imprese e del commercio locale, ancor peggio quando si accompagna col peggiore grillismo”.
Grottaferrata viene da una esperienza di governo totalmente civico, così come Frascati, una proposta che ha raccolto molto consenso almeno fino a pochi anni fa. Fratelli d’Italia anche in questa campagna elettorale è stata molto critica verso simili esperienze: perché?
“Nulla di personale, il nostro è un ragionamento politico. Prima di tutto perché quello che abbiamo visto al governo di Grottaferrata non è civismo, sono correnti di partito, generalmente di sinistra, che per esigenze di potere si nascondono dietro simboli civici. Prova di questo sta nel fatto che quando è stato il momento di decidere, le fila del discorso si sono tirate non a Grottaferrata e non da civici, ma da politici tutt’altro che civici e tutt’altro che di centrodestra. Il civismo ha fallito perché non aveva nulla di realmente civico. Ecco perché noi diciamo che è giunto il tempo di tornare alla politica, quella che ci mette la faccia ed i valori. Questo concetto viene secondo noi ancora prima dei programmi. I programmi sulla carta sono tutti bellissimi, ma senza la politica che li guida restano sulla carta e le maggioranze costruite sulla carta finiscono sempre per crollare, come castelli di carta appunto”.
Non mi hai risposto sulla debolezza del centrodestra di Grottaferrata:
“Il centrodestra di Grottaferrata non è debole, semplicemente non è una coalizione di potere, e negli ultimi anni non abbiamo gestito il potere, con tutto ciò che ne consegue. Certamente per alcuni aspetti questo può sembrare una debolezza, ma io credo invece che sia la nostra forza più grande. Ci siamo presentati ai cittadini in modo libero, a testa alta, forti delle nostre proposte, senza dovere abbassare gli occhi rispetto a promesse non mantenute o iperbolici programmi patinati, dietro i quali si nasconde la solita politichetta clientelare”.