Fdi trionfa anche ad Allumiere

Il trend vede Meloni in cima alle preferenze. Il commento del Portavoce cittadino del partito Alessio Sgriscia

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Anche ad Allumiere, comune della provincia di Roma, il partito di Fratelli d’Italia fa il pieno di preferenze, arrivando, rispetto alle Regionali del 2023 a totalizzare 507 voti, dai 468 precedenti.

Tantissime le preferenze espresse per i candidati scelti dal partito, a partire da Squarta (102), Ciccioli (94), Tozzi (82), Procaccini (28), Sberna, Carducci, Torselli, Di Russo, Cappiello e Privitera. In calo Lega con un totale di 120 voti e Stati Uniti d’Europa soprattutto, i veri sconfitti di queste elezioni, nonostante la candidatura di Marietta Tidei, con le sue 242 preferenze totalizzate. Vento positivo anche per Forza Italia, che conferma il suo radicamento sul territorio, mantenendo i suoi 250 voti, M5S invece, resta al suo 9%.

Grande soddisfazione per il lavoro svolto dal circolo di Fratelli d’italia Allumiere, a detta del portavoce Alessio Sgriscia, del consigliere Agrario Ferri e di tutti i sostenitori e gli attivisti che si spendono ogni giorno sul territorio, per il bene del partito.

Ad influenzare positivamente il trend di Fratelli d’Italia, potrebbe aver influito anche la scelta di eliminare, per motivazioni politiche dalla maggioranza di Allumiere, il primo degli eletti Fdi, Sgriscia, al quale lo scorso 30 gennaio è stato tolto l’incarico di assessore al comune.

‘’Ovviamente Giorgia Meloni è Giorgia Meloni in questo momento storico per l’Italia e l’Europa’’, ma anche ad Allumiere,  nonostante le dinamiche locali, di scarsa visione non si è riusciti a fermare la crescita esponenziale di Fratelli d’Italia in quest’area.’’ ha commentato il portavoce del circolo di Fdi, di Allumiere, Alessio Sgriscia.

Altro comune in cui Fratelli d’Italia esce vittorioso, è Tolfa, da sempre roccaforte di Forza Italia, che vede un netto superamento questa volta del partito meloniano.

Le realtà territoriali in questo senso, sono lo specchio dello scenario nazionale, i voti parlano chiaro, la sinistra in Europa conterà sempre di meno, e l’Italia, guidata dalla Meloni, conterà sempre di più. Una vittoria da due milioni e mezzo di preferenze, che riempiono la leader di ‘’responsabilità’’, oltre che di soddisfazione e che farà pesare al tavolo del Consiglio europeo e che le consentirà di avere un ruolo chiave nella formazione del prossimo parlamento europeo.

‘’Un risultato che racconta una cosa che io dico da molto tempo e cioè che il centrodestra può crescere valorizzando le sue specificità, che si può crescere tutti insieme”. ha commentato Giorgia Meloni, riferendosi alla solida sinergia, creata con gli alleati Salvini e Tajani.

L’enorme lavoro svolto a Palazzo Chigi ha portato i suoi frutti, il lavoro è stato riconosciuto e  il governo ne esce rafforzato, quindi nonostante i gufi, piaccia o meno, è destinato a durare 5 anni.