Federica Nobilio, dal Pd alla Meloni con il taxi di Grillo

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Federica Nobilio
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Se i gatti hanno nove vite, il “gatto” della politica di Albano dimostra di averne anche di più. Sembrano lontani anni luce gli anni in cui saliva sui palchi ariccini un giovanissimo ed impacciato Marco Silvestroni, sostituiti dal profilo di un politico che, in qualsiasi modo la si pensi, ha fatto strada, dimostrando una capacità di sopravvivenza politica ed una dinamicità, compresa un pizzico di buona sorte e buone amicizie in alto, che non guastano mai e non sono un difetto, a quei tempi insospettate persino dai più stretti alleati e mentori. L’operazione che si è consumata oggi però, quella che ha portato l’ex candidata Sindaco del Movimento Cinque Stelle di Albano nello scorso maggio Federica Nobilio ad aderire al comitato di sostegno a Giorgia Meloni, pomposamente chiamato “Terra Nostra”, merita la standing ovation. Nessuno nei comunicati ufficiali dirà che Silvestroni c’entri nulla nell’operazione, che è tutta spontanea, o al massimo legata all’ex deputato grillino Walter Rizzotto, da poche settimane passato con l’ex leader della destra giovanile, ma la realtà è che è un passaggio politico che il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, può vantare, proprio nella sua città. Un grillino, candidato Sindaco, che passa a destra con la Meloni, non è cosa da tutti i giorni ed è, di fatto, una notizia che travalica i confini cittadini e, siamo certi, farà salire, di molto, le già alte quote di rango che Silvestroni ha nell’ambito del gruppo melonian-rampelliano. Chapeau.

Per restare a destra, però, un noto esponente della medesima, il Cav. Benito Mussolini soleva dire che: “Michelangelo se invece di avere il marmo da plasmare avesse avuto l’argilla, sarebbe diventato un vasaio” e non l’artista che conosciamo. Ecco perchè se pur ottimamente dotato, neppure a Silvestroni riescono i miracoli, e si deve acconciare con il materiale umano che offre il momento per far crescere il suo movimento politico.

Certo perchè l’ex pasionaria grillina Federica Nobilio, ha un curriculum politico piuttosto sui generis, oltre che assai rapido nell’ascesa. Nel 2010 la si ricorda Segretaria del Circolo del Partito Democratico di Albano centro, quindi assunta nella segreteria del Sindaco Marini, da cui si è allontanata, per abbracciare le posizioni più a sinistra di parte del Movimento No-Inc, finendo poi candidata Sindaco per il Movimento di Beppe Grillo, che le ha permesso di entrare a Palazzo Savelli da Consigliere Comunale, baipassando le forche caudine di mamma preferenza.

Piuttosto travagliata anche la sua vita politica pentastellata, visto che per ottenere la candidatura a Sindaco si è dovuti ricorrere alle carte dei regolamenti che hanno estromesso dalla corsa alla testa dei grillini Emiliano Bombardieri, reo di aver incassato una denuncia per un presidio davanti la discarica di Roncigliano. Chissà se Casaleggio ora si sarà pentito di certe manie leguleie.

Le motivazioni che hanno addotto Nobilio ed altri fuoriusciti dal M5S di Albano per passare con Giorgia Meloni e Silvestroni, sono quelle per cui il movimento si sarebbe troppo parlamentarizzato, privo di attenzioni al territorio, lasciando soli militanti solerti e ligi come loro. C’era una volta il mito del web e dell’autonomia dei territori, privi di ogni ingerenza romanocentrica. Strano perchè proprio qualche settimana prima della campagna elettorale di Albano, importanti esponenti e parlamentari come Roberta Lombardi, addirittura ex capogruppo alla Camera, si erano molto spesi, proprio per la causa della candidatura di Federica Nobilio a Sindaco, promuovendo altresì l’espulsione dal Movimento Cinque Stelle di Albano, di alcuni militanti che, senza il clamore di queste ore, osavano sollevare alcune stranezze negli accadimenti albanensi all’interno del movimento di Grillo e Casaleggio, denunciando scarsa democrazia interna, assenza di condivisione su programmi e soprattutto candidature, ma si sa, senza amici in alto la politica si fa più difficile, per cui su ciò che oggi Federica Nobilio lamenta, pochi mesi fa ha costruito le basi per la sua candidatura.

Detto ciò, non sarebbe giusto chiedere le dimissioni da Consigliere Comunale di Federica Nobilio, come oggi chiede qualche grillino deluso, perchè simili idiozie, erano frutto di analfabetismo politico quando le sosteneva la stessa Nobilio e lo restano oggi che lei stessa veste i panni della “strega” da mettere al rogo.

Altro discorso sarebbe riflettere attorno ad un cursus onorum politico che va da Berlinguer alla Meloni, usando il taxi di Grillo, non perchè ci interessi la coerenza, ma quantomeno vorremmo soffermarci sulla presenza di qualsivoglia cultura e credibilità politica nell’agire di chi, a parte una più che assidua attenzione alle Ville di Albano tramite social network, dovrebbe spiegare i perchè di certe sue legittime scelte. Si perchè contribuire a fare eleggere un Sindaco da sinistra, staccarvisi fragorosamente accusandolo di non essere abbastanza di sinistra, candidarsi contro le categorie di destra e sinistra, per finire poi col mimetizzarsi attorno ad un partito che rivendica la sua identità di destra, guidato da un ex Ministro di Berlusconi, crediamo richieda qualche approfondimento, non per gli elettori, ma per chi si rende protagonista di questa bulimia politica.

Come in tutte le storie però, si può trarre un positivo insegnamento: arriverà il giorno in cui certo elettorato debole di stomaco, che si eccita al primo strepitio antisistema, pronto ad ergersi a moralizzatore dei costumi e delle coscienze, a patto che siano le altrui, imparerà a non farsi prendere per i fondelli dal primo che passa, dimostrando la sostanziale inutilità di un voto dato a movimenti che quel voto non lo vogliono usare nelle istituzioni, ma solo, appunto, come taxi per qualche carriera politica altrove preclusa.

Un ultimo pensiero non può che andare ai candidati non eletti nella lista Cinque Stelle, o meglio, a coloro che hanno fatto eleggere la Nobilio e fino ad oggi fungevano al massimo da cameraman in Consiglio Comunale, tutti tesi alla videoripresa degli interventi, non molti in verità, viste le numerose assenze della Nobilio, alle sedute d’aula della loro “Giovanna D’Arco”.