Fermi lavori di consolidamento sul costone lungo il Lago Albano

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Castel Gandolfo
Lago Albano a Castel Gandolfo
Castel Gandolfo
Lago Albano a Castel Gandolfo

E’ noto a tutti che l’Italia intera è affetta da problemi idrogeologici, che purtroppo hanno comportato e prodotto e continuano a comportare e produrre frane e smottamenti soprattutto nelle zone più sensibili a tale fenomeno.

A Castel Gandolfo per mitigare il rischio idrogeologico che in passato è stato già protagonista di frane in vari punti del costone roccioso del lago da circa due anni dopo un iter abbastanza complesso sono iniziati i lavori di messa in sicurezza di un tratto di Via dei Pescatori.

Basti pensare che su quella zona insistono a tutt’oggi l’ordinanza n° 37 del 6/6/2002 e la n° 12 del 9/2/2008 che interdicono il traffico pedonale e veicolare emesse a seguito di frane e smottamenti verificatesi nel tempo.

Al momento il cantiere è fermo in attesa dell’ approvazione della Perizia di Variante da parte del Comitato Tecnico Regionale; purtroppo negli ultimi giorni si è verificato un sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato nella giornata di venerdi 13 febbraio e probabilmente a cavallo tra il 14 e 15 febbraio c’è stato uno smottamento dovuto alla rottura della fune in acciaio perimetrale delle pannellature dovuta al carico istantaneo ed anomalo di un ammasso roccioso di circa 5 mc. (si è proceduto alla redazione di verbale di contestazione alla ditta che provvederà alla sistemazione della pannellatura)

“E’ importante specificare che – dichiarano dall’amministrazione comunale di Castel Gandolfo – l’intera zona oltre che per le predette ordinanze è interdetta in quanto a tutt’oggi è area di cantiere ed è fatto divieto a chiunque di accedervi.

Per quanto riguarda il sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato, siamo in attesa di ricevere o meno il verbale di convalida del sequestro dell’area; nel caso in cui ciò dovesse avvenire sarà nostra priorità cercare di ottenere con celerità il dissequestro al fine di poter effettuare le analisi del terreno e provvedere all’eventuale bonifica.

E’ utile ricordare che il tratto di circa 400 metri a ridosso della banchina sulla sponda del lago è stato interessato da lavori previsti nel capitolato come meglio descritto nei verbali della conferenza dei servizi dell’11/12/2009 ove veniva richiesto un intervento di naturalizzazione – conclude la nota – di Via dei Pescatori nel tratto compreso tra il cancello di Villa Angelilli fino alla Cabina del Papa, comprendendo la demolizione di un manufatto in cemento posto a bordo lago denominato Intervento 9.

La D.L., visto che a seguito del taglio ed estirpazione della vegetazione cresciuta negli anni sul bordo della strada, il terreno sottostante si presentava misto a resti di rifiuti abbandonati nel corso degli anni dai frequentatori del lago, al fine di poter riutilizzare parte del terreno vegetale (ricco di humus e di spore, di semi e di colonie di insetti che fanno parte dell’ecosistema) emetteva nei confronti della Ditta esecutrice dei lavori, in data 25/09/2014 ordine di servizio n° 10 nel quale si ordinava di provvedere a setacciare il terreno liberandolo dai rifiuti presenti ( bottiglie di vetro, plastica e residui vari) provvedendo poi a differenziarli e smaltirli in idonea discarica.

In data 14/01/2015 durante un sopralluogo svolto dalla D.L. e la Ditta congiuntamente al Comando del Corpo Forestale dello Stato è stato trovato all’interno dell’area di cantiere un pezzo di materiale di amianto della grandezza di un libro depositato sulle foglie a bordo del tracciato , che è stato chiuso in apposito sacco da ditta specializzata, in attesa del parere della ASL per lo smaltimento.

A tutt’oggi la D.L. per quanto a noi noto si è sempre attenuta a rispettare e far rispettare ( come previsto nel capitolato speciale di appalto in generale) le prescrizioni espresse nei pareri autorizzativi del progetto e nello specifico più precisamente a quanto previsto nel parere n° 6 del 05/10/2010 dell’Area conservazione e osservatorio regionale per l’Ambiente della Regione Lazio.

Ci dispiace che qualcuno cerchi di indurre a pensare che il lago di Castel Gandolfo è zona similare a discarica e così facendo oltre che a speculazioni politiche non si fa assolutamente il bene di Castel Gandolfo, che invece dovrebbe essere il fine ultimo di qualsiasi azione da compiere da parte di chi ha a cuore Castel Gandolfo ed il suo lago.

Noi ci impegneremo fino in fondo per poter terminare un’opera così importante dal punto di vista ambientale, che potrà tradursi in benefici per la nostra città, al fine di poter vivere il lago come risorsa e non doverlo individuare più come problema”.