Ferrarini “Albano con la sinistra l’invivibilità è naturale”

Il Consigliere Comunale Massimo Ferrarini spiega le ragioni del passaggio a Fratelli d'Italia e sprona il centrodestra di Albano alla compattezza

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Gruppo Ferrarini

In una affollatissima Sala Giunta di Palazzo Savelli il Consigliere Comunale Massimo Ferrarini ha spiegato le ragioni che, insieme ad altri esponenti e dirigenti di Forza Italia, lo hanno portato a scegliere di lasciare il partito di Silvio Berlusconi per aderire a Fratelli d’Italia, raccogliendo l’appello di Giorgia Meloni. Ferrarini già dalle ultime elezioni europee aveva sostenuto la lista di Giorgia Meloni, ma oggi sancisce il punto politico: “Forza Italia è un partito fermo su posizioni politiche che non hanno seguito i mutamenti della società italiana e non riesce più a coglierne i bisogni. Per me, che sono stato e sono un uomo di centrodestra, è stato naturale aderire a Fratelli d’Italia in questo contesto. Forse la mia scelta – ha continuato Ferrarini – è arrivata un pò in ritardo, ma solo perché è sentita e profondamente riflettuta”. Illustrate le ragioni di un passaggio politico Massimo Ferrarini ha affrontato le questioni locali, che si fanno sempre più calde in vista delle elezioni del 2020. “Non vogliamo e non dobbiamo dare il nostro Comune alla sinistra che negli ultimi 10 anni lo ha fatto si che l’invivibilità e l’inefficienza siano naturali. Per questo in primo luogo serve un segnale di compattezza del centrodestra, come non c’è stato nel 2015”. Accanto a Ferrarini anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera On. Francesco Lollobrigida, l’On. Marco Silvestroni, Presidente Provinciale di FdI e storico leader della destra ad Albano e la Capogruppo di Fdi a Palazzo Savelli Federica Nobilio e tutti i consiglieri comunali di opposizione. Il passo di Massimo Ferrarini di fatto apre la fase del pre campagna elettorale ad Albano: semplifica e spinge il centrodestra locale ad una ridefinizione di assetti, anche sulla scorta di un clima politico generale favorevole. Ma stimola altresì anche gli altri schieramenti in campo, finquì apparentemente sonnacchiosi e pigri, ad un’accellerazione.