Ferrarini “Ci candidiamo per una visione alternativa di governo rispetto a chi vuole conservare lo status quo”

Massimo Ferrarini, capogruppo di FdI ad Albano e candidato al Consiglio Metropolitano nella lista Territorio e Partecipazione parla della sua idea di governo del territorio

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Massimo Ferrarini - Capogruppo FdI Albano Laziale

Il prossimo 19 Dicembre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Metropolitano di Roma e saranno chiamati a votare tutti i consiglieri comunali ed i sindaci dei 121 Comuni che compongono l’ex Provincia di Roma, inclusa la Capitale. Ricordiamo che il Sindaco Metropolitano è automaticamente insignito il Primo Cittadino di Roma Capitale, nella persona del neo-eletto Roberto Gualtieri.

Molti sono i candidati nelle varie liste, espressione del territorio dei Castelli Romani; iniziamo a conoscerne alcuni, partendo da Albano.

Massimo Ferrarini, attualmente capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Savelli, esponente del centrodestra dalla grande esperienza amministrativa, sia in maggioranza che in opposizione, può vantare di essere risultato il più votato della storia della sua città, con le sue 946 preferenze ottenute alle elezioni del Settembre 2020. Oggi è candidato all’interno della lista Territorio e Partecipazione, espressione politica unitaria di tutti partiti del centrodestra.

Ferrarini; quale proposta politica interpreta e offre Territorio e Partecipazione per il governo della Città Metropolitana?

“Con Territorio e Partecipazione intendiamo dare rappresentanza ad un modello di governo alternativo a quello che ha caratterizzato Roma e la sua Provincia negli ultimi anni. Partendo da una visione di sviluppo coerente, soprattutto per le realtà della Provincia”.

In cosa si differenzia la vostra proposta rispetto a quella delle liste concorrenti del centrosinistra e del M5S?

“La differenza fondamentale sta nell’avere una visione strategica e puntuale nel proporre un proggetto di sviluppo e di governo del territorio, rispetto a chi, mi pare avere come obiettivo principale conservare lo status quo, con annesse posizioni di potere”

A chi si rivolge la sua candidatura?

“Per cultura, pratica e percorso, la mia è da sempre, coerentemente, una proposta moderata, in quanto tale rivolta a tutti coloro che intendano la politica come impegno e passione al servizio del territorio. Per questo ritengo necessario rivolgermi tanto a chi ha la mia stessa appartenenza di partito, quanto a tutti quei rappresentanti di realtà civiche, che agiscono interpretando la mia stessa cultura politica”.

Nell’ultima tornata amministrativa il tema del ciclo dei rifiuti è stato centrale nel dibattito politico, ed anche se ora pare se ne parli meno, resta una problematica particolarmente sentita, in special modo qui ai Castelli Romani: di quali istanze si farà portatore sul punto?

“Come cittadino e Consigliere Comunale di Albano non posso che sentirmi particolarmente coinvolto dal tema del ciclo dei rifiuti, e se eletto in Consiglio Metropolitano, terrò la medesima posizione che sostengo da sempre sul mio territorio. Ossia l’urgente necessità che Roma si doti di un impianto sul suo territorio, in modo tale da non gravare più sui comuni della provincia. Resto per questo fermamente contrario all’ordinanza Raggi-Zingaretti, che ha riaperto la discarica di Albano. Ora che Virginia Raggi non è più Sindaca è caduto ogni alibi per chi come il centrosinistra regionale, si è dimostrato incapace di assumersi le sue responsabilità, producendo un piano dei rifiuti adeguato, superando il concetto di discarica, in quanto il ciclo dei rifiuti va chiuso differentemente, perché i territori hanno già dato”.

Cosa cambia ora che il Sindaco metropolitano è Roberto Gualtieri invece che Virginia Raggi?

“Sinceramente pensavo e ancora spero che qualcosa cambi, in meglio, ma a giudicare dagli esordi del nuovo Sindaco di Roma, non vedo grandi discontinuità col recente passato”.