Festa del Cinema di Roma, meno incassi più qualità

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Festa del Cinema di Roma
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Festa del Cinema di Roma

Più qualità e meno incasso in una Festa del Cinema senza vincitori né premi. Questo è emerso nella conferenza stampa di chiusura della manifestazione capitolina, dove Piera Detassis e Lucio Argano, rispettivamente Presidente e Direttore Generale della Fondazione Cinema per Roma, hanno tirato le somme insieme al Direttore Artistico Antonio Monda:

Detassis: “Vorrei sottolineare il ribaltamento del punto di vista di quest’anno rispetto all’anno scorso. Siamo passati da un Festival a una Festa: non solo cinema, ma anche TV e documentari, quindi tutto ciò che si muove a Roma nel campo dell’audiovisivo. A questo proposito, ricordo la sinergia con cui hanno collaborato la Festa e il Mia, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo. La Festa, grazie agli incontri e ai film di altissima qualità selezionati da una commissione presieduta da A. Monda, si è confermata una vetrina di eccellenza per la Fondazione Cinema per Roma”.

Argano: “Abbiamo proiettato 53 film provenienti da 24 paesi: un totale di 313 proiezioni su 14 schermi. Ci siamo avvalsi di partner d’eccezione come Mazda, BNL e SIAE. Grazie alla partnership con la RAI, siamo stati seguiti da 60 ore di diretta radio. Abbiamo avuto a disposizione una sala in meno, la Santa Cecilia, e questo ha significato meno posti e meno biglietti venduti. Rispetto all’anno scorso, quindi, abbiamo registrato un calo del 20% sul totale dell’incasso”.

Monda: “Abbiamo scelto una formula senza concorsi nè premi: la formula delle tre fasce, film, retrospettive e incontri, ha funzionato alla grande. Festa per me significa condivisione dell’essenza del cinema attraverso incontri di qualità: cinema e musica con R. Muti, cinema e architettura con R. Piano, cinema e letteratura con W. Anderson e D. Tartt. Non solo incontri ma anche film di qualità, ampiamente lusingati dalla stampa straniera. Film in prima mondiale o europea, proposte nuove come Little Bird e Eva no duerme, ad esempio. C’è stato poi “il caso Jeeg Robot” che ha fatto molto parlare. Abbiamo proiettato film come Land of Mine o Room, probabilmente candidati agli Oscar. La priorità alla qualità: abbiamo rifiutato film con divi internazionali, ma qualitativamente brutti”.

Monda, che rivedremo al timone della Festa anche nelle prossime due edizioni, si è onorato dei complimenti dei giornalisti per la qualità dei film selezionati. “Alta qualità per me significa varietà. Mi ispiro al Festival di New York, il più bello del mondo”, ha aggiunto il direttore.