1913 – 2013 la scuola elementare Giosuè Carducci ha festeggiato i suoi 100 anni, per l’occasione si è svolta una bellissima manifestazione con relativa inaugurazione di una targa commemorativa dell’evento, coronata da un lavoro in ceramica raffigurante la scuola al centro della comunità.
«Anche io – ha spiegato il Sindaco Luciano Gori – come tutti i monteporziani ho iniziato il mio percorso scolastico tra i banchi di questa scuola, qui è cominciata una maturazione umana e sociale attraverso un percorso di studi che è giunto fino all’università, oggi come allora la scuola primaria svolge un ruolo fondamentale di avviamento agli studi e inserimento nel contesto sociale».
Prima di arrivare in Piazza Borghese è stato commemorato lo storico maestro Umberto Egidi, per tutti il Maestrone, con una targa in suo onore posta nel plesso scolastico di via Primo Maggio.
In Piazza Borghese quindi, il dirigente scolastico la prof.ssa Fabiola Tota, l’ex dirigente scolastico il prof. Giuseppe Gobbi, il sindaco Luciano Gori e il vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione Massimo Pulcini sono stati intervistati dagli alunni con domande chiare e puntuali, ad una di queste il Vicesindaco ha risposto che è stato attuato un progetto per l’edificazione della nuova scuola in via Romoli, come previsto dal PRG, «perché questa – ha spiegato ai ragazzi – anche se ha avuto un passato glorioso e rappresenta un luogo importante per tutta la comunità non è più in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze, sarebbe importante costruire una scuola primaria in un luogo decentrato ed immerso nel verde, dove voi ragazzi possiate avere degli spazi esterni fruibili e una mensa con una palestra adeguate alle vostre esigenze».
Il Sindaco ha voluto precisare che l’attuale edificio scolastico non verrà abbandonato, ma dovrà ospitare la sede comunale «cosicché – ha detto ai ragazzi – possiate uscire di qui oggi da studenti e rientravi in futuro da amministratori».
Importanti anche le testimonianze di alcune anziane, che hanno raccontato ai ragazzi la loro esperienza di scolare, quando la bidella riempiva il calamaio con l’inchiostro e accendeva nelle stanze la stufetta a legna. Questo incontro dei nativi digitali con la generazione del calamaio ha riassunto più di ogni altra cosa i cento anni della scuola di Piazza Borghese.
Erano presenti alla cerimonia anche l’assessore alle politiche sociali Caterina Morani, l’assessore ai beni culturali Giulio Cupellini, l’assessore al commercio Giovanni Sbardella e il consigliere Antonio Varacalli.