Finanziato progetto di consolidamento del Barco Borghese a Monte Porzio

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2010
Barco Borghese
Barco Borghese a Monte Porzio Catone
Barco Borghese
Barco Borghese a Monte Porzio Catone

Il Comune di Monte Porzio Catone è riuscito ad aggiudicarsi un finanziamento di 150.000,00 euro dal Gal Castelli Romani e Monti Prenestini partecipando al Bando Pubblico (misura 4.1.3.313) per “Incentivazione di attività turistiche”.

Si tratta di un finanziamento importante che sarà destinato a degli interventi di musealizzazione e consolidamento statico-conservativo del complesso archeologico del Barco Borghese. «L’attenzione dell’Amministrazione – spiega il sindaco Luciano Gori – nei confronti del Barco è stata importante durante tutti questi anni, nel 2010 siamo stati costretti a chiuderlo perché gli studiosi hanno evidenziato la possibile evoluzione dei dissesti di diverse porzioni del complesso, tuttavia sono seguiti subito degli studi che tra il novembre 2010 e il marzo 2011 hanno evidenziato le situazioni di criticità strutturale ed indicato gli interventi di consolidamento necessari al ripristino delle condizioni di sicurezza adeguate alla fruibilità delle opere. Quindi dopo gli interventi più urgenti il Barco è stato parzialmente riaperto al pubblico nel 2012, adesso abbiamo la possibilità di proseguire nel recupero di una struttura tanto importante per l’umanità intera».

Il Barco Borghese  è composto da un’intricata sequenza di ambienti ipogei del più grande complesso costruttivo unitario del mondo romano del primo secolo a.C., si tratta di 16.000 m² nei quali trovano spazio oltre 190 ambienti «si tratta – spiega l’archeologo Massimiliano Valenti, direttore del Polo Museale di Monte Porzio Catone – di un vero manuale dell’architettura e dell’ingegneria romana antica».

Tradizionalmente inteso come l’enorme basamento di una villa romana, il Barco Borghese ha bisogno ancora di estese e approfondite indagini archeologiche per una corretta interpretazione funzionale, di recente è stato ipotizzato che si potesse trattare anche di un enorme santuario.

Il progetto che ha ottenuto il finanziamento del Gal è stato realizzato dal Prof. Ing. Francesco Federico e dal Dott. Ing. Silvio Screpanti, che si sono occupati anche dei precedenti lavori di rilievo ed analisi condotti tra il 2010 e il 2011 e finalizzati all’identificazione dei principali motivi di collasso, all’individuazione delle situazioni di criticità strutturale e al dimensionamento degli interventi di consolidamento.

Il progetto finanziato prevede: la sistemazione delle aree esterne con la realizzazione di parcheggi illuminati, la realizzazione dei servizi igienici, l’adeguamento dei percorsi di visita a persone con disabilità motorie, il ripristino e l’adeguamento dell’impianto elettrico e di illuminazione, la realizzazione del centro visite informatizzato e l’integrazione della pannellistica lungo il percorso di visita.

«Ringrazio – conclude il sindaco Gori – il Prof. Federico dell’Università di “Tor Vergata” per gli importanti lavori svolti in questi anni, spero che la stampa tanto attenta ai dissesti abbia modo di ricordare che questa amministrazione da anni sta cercando di salvaguardare, recuperare e riabilitare al turismo un’area di estrema importanza culturale. La stessa attenzione che è stata data al crollo di Pompei dovrebbe essere data al recupero del Barco Borghese, ma troppo spesso i media si occupano più delle sventure che delle avventure, il recupero del Barco è un avventura iniziata nel 2010 e che intendiamo portare avanti, ricordo infine che il Barco è visitabile e che ne vale veramente la pena».

Chiunque intenda visitare il Barco Borghese può contattare l’associazione Manacubba per ulteriori informazioni.

Associazione Manacubba

e-mail: museimpc.manacubba@gmail.com

telefono: 320.787.1831