Flash mob per gli ospedali, sostegno da Saccone e critiche dal Pd

Il Sen. del collegio Antonio Saccone esprime vicinanza ai manifestanti mentre arrivano critiche dal Pd di Nettuno: "Potevano andare al mare"

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Flash Mob Drive In 24 Maggio

“Non ci stancheremo mai di ripeterlo. La Regione Lazio non chiuderà il reparto Ostetricia e Ginecologia! Probabilmente alcuni nostri cittadini sono sempre più convinti che facendo del rumore la politica abbia più vigore e il popolo ne sia felice. Noi invece preferiamo continuare nella nostra maniera: informando i cittadini e utilizzando una modalità di comunicazione semplice, puntuale, corretta e soprattutto vera. Nel nostro comunicato del 20 maggio avevamo chiaramente informato i cittadini di Anzio e Nettuno su quali erano state le motivazioni che a Marzo hanno portato la chiusura TEMPORANEA del reparto di Ostetricia e Ginecologia, ovvero garantire ad ogni donna che doveva partorire le indispensabili condizioni di sicurezza, considerata l’emergenza COVID 19! Era possibile raggiungere tale obiettivo solamente istituendo un reparto di maternità COVID strutturato per ogni paziente, che rispettasse i parametri di sicurezza. E così è avvenuto: per tutto il territorio di Roma Sud è stato definito il reparto di ostetricia presso il Nuovo Ospedale Castelli Romani – NOC. Ricordiamo inoltre che anche nel comunicato del Senatore Bruno Astorre (datato 22 maggio) venivano elencate le motivazioni, da noi già precedentemente esposte, relative alla chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia. In tale comunicato inoltre il Senatore precisava che, nonostante le direttive del ministero della Salute e nonostante la criticità relativa al numero dei pediatri, la Regione Lazio avrebbe messo in condizione la Direzione Generale della Asl Roma 6 di stipulare, per molti mesi, convenzioni con la Fondazione Bambino Gesù e con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Sant’Andrea rendendo così possibile l’apertura del reparto. E così è stato. Sempre nello stesso documento, il Senatore ha anche specificato che al termine dell’emergenza Covid 19 verranno espletati 2 concorsi pubblici banditi per pediatri e neonatologi, uno in associazione con altre Asl, e uno della Sola Roma 6. Pertanto coloro che questa mattina hanno manifestato davanti l’Ospedale “Riuniti Anzio e Nettuno” avrebbero potuto tranquillamente trascorrere una piacevole mattinata al sole, essendo la “protesta” totalmente inutile dato che la Regione Lazio non ha nessuna intenzione di chiudere i reparti di Ostetricia e Ginecologia. Avrebbero inoltre evitato di fare facile propaganda politica e soprattutto di insinuare informazioni false e tendenziose”. Così in una nota il Partito Democratico di Nettuno.

Sostegno ai cittadini scesi in piazza arriva dal Sen. Antonio Saccone, eletto nel Collegio comprendente il territorio dei Castelli Romani e del litorale sud della Provincia di Roma.

“Ogni iniziativa democratica è da apprezzare e se i cittadini nel pieno rispetto delle norme vigenti sul distanziamento, organizzano un flash mob per esprimere la loro preoccupazione per la chiusura del reparto di ostetricia e pediatria c’è solo da rassicurarli e non da criticarli. Dispiace che una forza politica che esprime maggioranza al governo e in regione, attacchi un’iniziativa apolitica sorta dal basso, nata dalle istanze di moltissimi cittadini, rimaste per tempo inascoltate. Spero che il Presidente Zingaretti colga questo segnale come una protesta propositiva e dia certezze in termini di tempo affinché i cittadini non perdano anche questo presidio, testimonianza di un territorio che non può rinunciare a far nascere i propri figli nella città in cui vivono e possa garantirgli un’assistenza sanitaria adeguata. Parliamo di un territorio che ha oltre 120.000 abitanti che raddoppiano in estate. Solidarietà alle organizzatrici, che fanno parte della stampa e che hanno solo dato voce alle tantissime persone, tra cui medici ed infermieri gli eroi della pandemia, che si sono mobilitati, scegliendo questa giornata di sole dopo il lockdown, per manifestare per i loro diritti”. Conclude il Sen. Antonio Saccone.