Formalba, parla Dario Spaccatrosi

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Formalba, azienda partecipata di Albano Laziale
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Formalba, azienda partecipata di Albano Laziale

Da molti giorni il suo nome è evocato: è Dario Spaccatrosi, già presidente di Albafor Srl nel 2006, quando alla guida della Giunta del Comune di Albano Laziale c’era Marco Mattei e il centrodestra; ora neodirettore delle risorse umane di Formalba S.r.l. azienda gemella partecipata del Comune di Albano Laziale, con un post sul suo profilo facebook da la sua versione dei fatti in merito alle ultime decisioni all’interno dell’Azienda:

“Solitamente non intervengo nelle questioni politiche, tantomeno quando vengo tirato in ballo. Questa volta – inizia così lo scritto di Dario Spaccatrosi sul proprio profilo facebook, neodirettore delle risorse umane di Formalba S.r.l. – ritengo di dover chiarire l’origine del cosiddetto “miracolo” di cui avrei beneficiato accettando l’incarico di direttore delle risorse umane della società Formalba S.r.l. (di cui ne sono direttore già da diversi anni).
Questa è la ricostruzione di quel miracolo illustrato da un giornale locale:
nel dicembre 2006 sono stato nominato dal socio unico, cioè il Comune di Albano Laziale, Presidente e legale rappresentante dell’ALBAFOR srl che allora vantava un fatturato di circa 4.300.000 Euro. Dopo 15 mesi la trasformazione della società in S.p.A con un fatturato cresciuto a circa 6.000.000 Euro mentre ad agosto 2009, in scadenza del mio mandato, il fatturato aumentava a circa 9.750.000 Euro. A settembre 2009 sono stato nominato responsabile dei processi; dal 2010 direttore con incarico di seguire le attività inerenti il consiglio di amministrazione; nel 2011 direttore delle sedi operative di Colleferro e Valmontone fortemente in crisi; a febbraio 2012 l’Albafor S.p.A. entra in liquidazione volontaria a causa di una notevole diminuzione del fatturato e a giugno dello stesso anno entro a far parte del “Turnaround team” con altri 4 colleghi direttori per cercare soluzioni che risollevassero l’azienda dalla profonda crisi e ne scongiurassero il fallimento. Un periodo, questo, durante il quale abbiamo lavorato senza ricevere anticipazioni finanziarie e senza poter accedere ai finanziamenti di Fondo Sociale Europeo in quanto lo stato di liquidazione non ne consentiva la partecipazione ai bandi. A causa di tutte queste difficoltà oggettive non riuscimmo a portare l’azienda fuori dalle sabbie mobili, ma riuscimmo a salvare tutto il personale dipendente con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, a garantire lo svolgimento delle attività per i ragazzi e a settembre 2014 a costituire un nuovo soggetto aziendale, la FORMALBA S.r.l. nel quale sono state trasferite tutte le risorse umane e le attività e che ci ha consentito di liberarci da tutti gli impedimenti derivanti dallo stato di liquidazione fatta eccezione per l’accesso al credito. Nel febbraio 2015 – continua Spaccatrosi – vengo nuovamente posto anch’io in cassa integrazione fino al mese di luglio, quando mi è stata proposta la direzione del personale; lo stesso giorno in cui ho ricevuto l’incarico 83 dipendenti si sono espressi, con referendum, contro la possibilità di poter adottare il contratto di solidarietà difensiva per 2 anni rinnovabile per altri due, contro 32 favorevoli. A questo punto non potendo più utilizzare gli ammortizzatori sociali, si è dovuto procedere all’apertura della procedura di licenziamento collettivo attraverso la messa in mobilità del personale utilizzando la legge 223/91 al fine di raggiungere l’equilibrio costi/ricavi previsto dalle nuove linee guida emanate dalla Regione Lazio in materia di obbligo formativo.
Da qui la scelta di esternalizzare il servizio di pulizia, unica linea commerciale che si potesse scorporare senza incidere sul processo aziendale, garantendo che nel capitolato di gara per l’affidamento del servizio sarà prevista l’assunzione delle 9 unità poste in esubero salvaguardandone così il posto di lavoro. Le altre 17 figure in esubero scaturiscono dall’applicazione delle linee guida. Va detto che questa proposta (perché di proposta stiamo parlando visto che dovrà essere avviata la contrattazione sindacale) porterà ad un risparmio di circa € 840.000 che sommati ai circa € 270.000 già recuperati attraverso le mobilità volontarie sottoscritte nel mese precedente, consentirà di ridurre la spesa sul personale di circa € 1.100.000.
Non voglio aggiungere altro, sono già stato molto lungo e forse a tratti noioso: ci tenevo, però, a ricordare la mia storia professionale… perché è giusto che i cittadini sappiano che per svolgere un ruolo, oggi difficile, doloroso sotto il profilo umano, ma purtroppo inevitabile, non è stato scelto il marito di un consigliere comunale, in quanto tale… per la completezza dell’informazione e per il diritto/dovere di cronaca a cui troppo spesso – conclude il direttore del personale di Formalba S.r.l. – ci si appella senza fornire però ricostruzioni corrette tanto vi dovevo.”