Forza Italia Frascati minaccia querele a Meta, ma resta divisa e nervosa

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Forza Italia
Bandiera di Forza Italia
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Bandiera di Forza Italia

Il tempo del partito liberale di massa pare tramontato per Forza Italia di Frascati, in quanto i dirigenti del partito azzurro sembrano voler trascinare le analisi di una testata giornalistica nelle loro dispute interne di partito, condendo il tutto con post su facebook che suonano alquanto minacciosi per Meta Magazine. A giudicare da quanto si legge su una pagina del social network (Forza Italia Frascati), rilanciato dalla coordinatrice del partito Anna Delle Chiaie, nominata dal coordinatore provinciale del partito prima delle elezioni comunali, sulla sua bacheca, si starebbe procedendo per le vie legali, a causa di un articolo pubblicato su questo giornale, concernente una, da noi evidenziata, e confermatissima, non ostante le smentite anche qui pubblicate, spaccatura in seno al partito di Silvio Berlusconi a Frascati. Ora, non ci soffermiamo sul buon gusto di un dirigente di partito che minaccia un giornale per aver espresso un libero convincimento, basato su fatti che di qui a breve illustreremo con dovizia di particolari, ma incentriamo la nostra attenzione sull’analisi dei fatti e su, i dirigenti tuscolani ce lo concederanno speriamo, le nostre analisi politiche da essi scaturite.

Forza Italia e la coalizione attorno al candidato Sindaco Mirko Fiasco, composta anche dalla lista civica Frascati Futura, ha perso le scorse elezioni amministrative, non arrivando neppure al ballottaggio, appannaggio del Pd e di una coalizione civica di sinistra, piazzandosi dietro anche all’alleanza composta dal Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia ed al candidato Sindaco del Movimento Cinque Stelle. La vittoria per Fiasco era oggettivamente assai arduo ottenerla, ma i pronostici della vigilia e le aspettative sue e del suo gruppo, erano ben maggiori in termini numerici e politici. Il magro risultato però aveva indubbiamente se non delle scusanti delle giustificazioni, in quanto il centrodestra frascatano non ha mai brillato per compattezza e la stessa candidatura di Fiasco ha avuto un tragitto, diciamo tortuoso, prima di essere ratificata dagli organi del suo stesso partito. Tuttavia i numeri usciti sono stati impietosi, relegando Fi al dato storico più basso in città dal 1994 e, con ciò, nei mesi successivi alle elezioni è iniziata tra i militanti e gli iscritti, oltre che nel gruppo dirigente e nello stesso candidato Sindaco, una riflessione politica che, ha portato ai fatti di oggi.

Una riflessione che, non ce ne voglia la coordinatrice Delle Chiaie, non facciamo reato di lesa maestà se lo ribadiamo, ha fatto emergere due posizioni distinte e diverse nel partito, sia sull’analisi del dato elettorale che sulla strada da intraprendere per il centrodestra in città.

Alcuni iscritti a Forza Italia, o vicini alle posizioni del centrodestra, tra cui due candidati nella lista forzista alle ultime amministrative, hanno inteso intraprendere un percorso mediante la fondazione di un’associazione culturale che, nel suo comunicato in cui ne hanno inteso ufficializzare la nascita, chiama in causa esplicitamente alcuni aspetti politici, in evidente contrasto con la linea rappresentata da Fiasco e dalla coordinatrice.

Ma basta questo per autorizzare la stampa nel parlare di spaccatura? Si, in primo luogo perchè quando esponenti politici iscritti ad un partito, con ruoli anche come Presidente di Circolo, o di club, come nel caso di specie per il Presidente Papini, unitamente ad altri, fondano un’associazione che, statutariamente è apolitica, ma in realtà e nella piena legalità e trasparenza, ha propositi politici, come si evidenzia nel comunicato stampa di presentazione, è il più classico esempio di divergenze di linea all’interno di un partito o movimento. Tutte le correnti interne ai partiti nascono come associazioni ed attorno ad esse si ramificano e svolgono la loro azione. Anche Mirko Fiasco, quando ancora era un militante di Alleanza Nazionale fondò la sua associazione, Argomenti, attraverso la quale ha potuto costruire attorno a delle idee, un impegno sociale assai attivo sul territorio, un organo di stampa diffusissimo in città, la sua azione politica che lo ha poi portato ad emergere come esponente politico di punta del centrodestra. Anche Alleanza Nazionale ai tempi del giovane Fiasco non brillava per compattezza, anzi, proprio l’azione di Fiasco, veicolata dalla sua associazione ha permesso di dare voce ad una parte rilevantissima di elettorato di centrodestra che non sempre si ritrovava con i vertici locali dei partiti di centrodestra. Idee Nuove differisce da questo esempio? In linea teorica assolutamente no, in pratica l’unica differenza sta nel fatto che Fiasco è stato capace di aggregare e costruire una piattaforma politico programmatica partendo da un momento associativo, i fondatori di Idee Nuove tutto questo lo devono ancora dimostrare di saper fare. In aggiunta a ciò, a convincerci nel dipingere una Forza Italia spaccata a Frascati, sono i nomi dei fondatori di Idee Nuove, tutti o quasi riconducibili all’esperienza di Argomenti, quindi assai vicini allo stesso Fiasco nella sua attività politica, anzi da lui stesso definiti “amici con l’A maiuscola più che collaboratori”. Perchè dunque persone che fino a ieri erano a pieno titolo facenti parte e protagonisti di una esperienza politica, progettuale ed umana dovrebbero fondare, con altri, qualcosa di altro ma che sostanzialmente ne ricalca lo spirito e le finalità? La risposta dell’uomo della strada potrebbe essere quella che ci siano delle divergenze di opinione in merito ad alcune questioni, o politiche o personali. Se le non condivisioni fossero solo personali però, non si capirebbe il perchè alcune persone, aggregandone anche altre non provenienti dall’esperienza di Argomenti, hanno pensato e realizzato un’altra associazione. Noi continuiamo a sostenere che le questioni sul tappeto siano tutte e solo politiche, stanti nel fatto che vi sono due diverse percezioni e proiezioni del centrodestra frascatano, due profili diversi, due diverse vocazioni alle alleanze. Le smentite del giorno stesso, e del giorno dopo, pubblicate integralmente da Meta per altro, come quella, piuttosto blanda a dire il vero, del Presidente Papini, come quella effettuata dal Vice Presidente di Idee Nuove Antonio Ambrosio a margine della conferenza stampa di Fiasco, in cui, smentendo l’articolo di Meta, si ribadiva la non finalità politica dell’associazione e l’assenza di ogni “spaccatura” in Forza Italia Frascati, non cambiano di un millimetro l’analisi che abbiamo scritto, anzi, se possibile la rafforzano. Al massimo, “certe” smentite, denotano una divergenza, a tratti molto accentuata, all’interno dell’associazione Idee Nuove, che nelle prossime settimane potrebbe sfociare in qualche sorpresa.

“In Forza Italia c’è una normale dialettica politica ma il partito è tutto unito sulla linea della coordinatrice Anna Delle Chiaie”, ha ribadito a Meta Fiasco. Noi però, che parliamo meno politichese diciamo che dialettica significa in questo caso divergenze.

Ma quali sono le divergenze tra gli esponenti di Forza Italia Frascati che hanno sottoscritto il comunicato di Idee Nuove e la linea del partito rappresentata dal consigliere Fiasco e dalla coordinatrice nominata Delle Chiaie?

Per ora gli esponenti di Idee Nuove hanno solo accennato ad alcuni aspetti nel loro comunicato stampa, l’unica cosa che si può dire è che, il “gruppo di Argomenti”, oggi è di fatto la classe dirigente del partito più grande del centrodestra, non più una componente di un partito, per quanto cospiqua. il dato di fatto è quello che, fino a quando il gruppo Fiasco è stato componente di opposizione ha dimostrato di marciare unito e compatto per un comune progetto, quando è stato investito ed ha conquistato il diritto dovere di essere e rappresentare lui stesso un partito come Forza Italia, che in esso non si esaurisce, sono iniziate le fibrillazioni tra alcuni dei suoi componenti storici, alcuni dei quali, perlappunto, hanno inteso fondare un’altra esperienza associativa sul territorio.

Nel comunicato di presentazione idee nuove è chiarissima, quando, sostenendo di raccogliere tra i suoi fondatori personalità di un’area politica precisa (il centrodestra), proveniente da quello che si definisce il “disastro” elettorale, dimostra di occuparsi eccome di politica,. fornendo con la parola disastro, un giudizio qualitativo rispetto all’ultima campagna elettorale che, alcuni di loro hanno compiuto da candidati a sostegno di Fiasco. Non sappiamo ancora in cosa o in chi i fondatori di Idee Nuove individuino le responsabilità del “disastro”, ma pensiamo che l’invio alla stampa del proprio comunicato di presentazione lo stesso giorno, qualche ora prima della conferenza stampa di Mirko Fiasco, ora consigliere comunale, capogruppo e leader di Forza Italia a Frascati, non sia stata proprio una mera casualità, ma anzi un chiaro messaggio politico. Se così non fosse, cioè se la data dell’uscita del comunicato fosse stata un accidenti della storia, o del calendario cinico e baro, invitiamo i fondatori di Idee Nuove a dotarsi di un consulente per la comunicazione, onde evitare in futuro danni ulteriori alla loro immagine.

Se non bastasse ciò, nel comunicato di Idee Nuove c’è un passaggio in cui sostengono l’esigenza di non occuparsi solo di “buche ed illuminazioni”, ma altresì di sociale di lavoro e altri temi. Ora, chi conosce un minimo la vita politica frascatana, e noi, sempre in ossequio alla cordinatrice Delle Chiaie che ci vorrebbe querelare, pensiamo di averne un minimo di contezza, sappiamo perffettamente che, se a Frascati c’è, c’è stato e crediamo ci sarà, una personalità politica che ha fatto della militanza nelle periferie, nella cura del territorio, partendo dalle cose più semplici come le strade e le illuminazioni pubbliche, questo è Mirko Fiasco. Anzi, fino a qualche tempo fa erano proprio i suoi detrattori politici a sottolineare “malevolmente” questa unicità che Fiasco rappresenta. intendiamoci, Meta non solo ha seguito e ampiamente raccontato Mirko Fiasco, ma abbiamo plaudito, e continueremo a farlo, per quello che è, ancora oggi, un esempio di attivismo politico da imitare e riprodurre per tutti coloro che amministrano la cosa pubblica e si trovano ad essere rappresentanti dei cittadini in seno alle assemblee elettive. Il problema, che forse qualche dirigente azzurro non ha colto, è che quel virgolettato non è di Meta ma dei dirigenti di Idee Nuove, che non sappiamo se per caso, in alcuni, coincidono anche con ruoli di rappresentanza nella struttura politica del partito a Frascati.

Concludendo, ci rivolgiamo alla dirigenza forzista tuscolana, di nuovo e vecchio conio, permettendoci di suggerire che,. Meta Magazine, così come ogni testata giornalistica, si limita a rilevare, raccontare ed interpretare lo spettacolo, non sempre edificante, che la politica offre ai cittadini.