Frascati, la comunicazione e la politica a quindici mesi dalle amministrative 2014

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Palazzo Marconi
La sede del Comune di Frascati
Palazzo Marconi
La sede del Comune di Frascati

Sono passati poco meno di quindi mesi dalle elezioni amministrative che a Frascati prima il 25 maggio e poi con il secondo turno di ballottaggio l’8 giugno 2014 hanno decretato la vittoria di Alessandro Spalletta. La coalizione che ha appoggiato il futuro primo cittadino a fine maggio duemila quattrodici è stata basata sull’alleanza tra Pd, Frascati a Sinistra e altre due liste civiche Frascati 2014 e Frascati Democratica, e l’Ncd il partito di Angelino Alfano. Al primo turno Nuovo Centro Destra Frascati ha appoggiato il candidato sindaco Alessandro Adotti, poi ha sostenuto il Partito Democratico di Frascati, e le altre liste collegate in appoggio a Spalletta, in occasione del turno di ballottaggio di metà giugno dello stesso anno, tanto da esprimere lo stesso Ncd un tecnico d’area in Giunta, l’assessore Roberto Canestri. Le opposizioni che hanno raggiunto il quorum necessario per sedere tra i banchi di Palazzo Marconi, hanno iniziato un’opposizione dura e senza sconti, mentre la maggioranza ha iniziato a governare la cittadina tuscolana con una compagine che è un mix tra vecchi amministratori delle giunte Posa e Di Tommaso, che hanno guidato Frascati dal lontano 1999 (due mandati per l’ex sindaco margheritino Franco Posa e un mandato per lo storico due volte assessore alle Politiche Sociali delle giunte Posa Stefano Di Tommaso) e volti nuovi sia in Giunta sia in Consiglio.

A cavallo di Ferragosto l’esponente di Officina per Frascati Alessandro Adotti, consigliere comunale di Progetto Frascati e già candidato sindaco quindici mesi fa alla guida di una colazione che rappresentava la stessa lista civica sopracitata, ma anche Fratelli d’Italia, lo stesso Ncd, Frascati Nostra e Alternativa Cristiana ha dettato agli organi di stampa una nota (https://www.metamagazine.it/adotti-amministrare-frascati-e-la-priorita-pure-a-ferragosto/) per prendere posizione sui temi più caldi della politica frascatana.

Frascati è da sempre un laboratorio politico importante e particolare. Importante perché incubatore, come tutta l’area dei Castelli Romani, di dinamiche che poi sono state traslate a livello nazionale. Come dimenticare la prima coalizione Posa che andava oltre lo schema interno al centrosinistra che ha segnato l’inizio della Seconda Repubblica ponendo la Margherita motore guida dell’alleanza con Ds e altri partiti di sinistra o le prime primarie di centrosinistra a Grottaferrata organizzate qualche anno fa dal recentemente scomparso onorevole Willer Bordon. Come dimenticare le candidature di Giuliana Ricottini e Angelo Chiolle che portarono il centrodestra frascatano a un passo da una storica vittoria in due diverse elezioni amministrative.

Con l’avvento dei social network, il confronto politico anche a Frascati si è sdoppiato da una parte la piazza “reale”, dall’altra la piazza “virtuale”. Sembra partire da questo assunto il cuore delle considerazioni del consigliere Adotti che la nota sopracitata sembra voler riportare il confronto nei luoghi della politica piuttosto che in quelli del gossip.

Nulla contro la cosiddetta “radio piazza” o la comunicazione sui social, ma è interessante notare l’inversione di tendenza che Adotti ha provato ad imprimere alla comunicazione politica di Frascati. Lo stesso Spalletta con una serie di comunicazioni alla stampa e non solo, ha riposto a chi chiedeva conto delle sue azioni cercando di allargare il confronto.

Dopo oltre un anno di Giunta Spalletta settembre segnerà una seconda fase per la politica tuscolana: il primo cittadino dovrà infatti difendersi dagli attacchi delle opposizioni determinate più che mai a “disarcionarlo”. Le opposizioni dall’altra parte “cavalcheranno” una serie di proposte proprio per proporsi come alternativa vera e reale al centrosinistra al governo cittadino.

Ad esempio il leader del gruppo consiliare più corposo in opposizione Roberto Mastrosanti ha proposto di convertire il meraviglioso complesso di Villa Falconieri, abbandonato da poco tempo dall’INVALSI, organismo che ha ospitato per decenni, continuando a monitorare la situazione delle case ATER di Cocciano e il vicino Centro per l’Impiego del più popoloso quartiere frascatano.

Questo senza dimenticare, ad esempio, la situazione della raccolta differenziata che ha visto polemizzare aspramente tutte le opposizioni ed in particolare il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marconi Mirko Fiasco, candidato sindaco della colazione che rappresentava il partito locale di Silvio Berlusconi e la lista civica Frascati Futura, e proprio l’assessore all’Ambiente Roberto Canestri.

Sullo sfondo i rumors su un rimpasto della Giunta Spalletta ipotizzato, ma non ancora realizzato che potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi.

Meta seguirà le vicende che ruotano attorno alla politica frascatana in maniera sempre più attenta e puntuale con una serie di interviste (https://www.metamagazine.it/simone-carboni-e-il-lancio-di-un-nuovo-progetto-politico/) e non solo.

Ci piacerebbe mettere a confronto sul nostro giornale, ma anche in occasioni pubbliche gli avversari di mille battaglie e polemiche politiche a Frascati.

Seguiteci in questo scorcio finale del 2015 e per tutto 2016 per seguire le evoluzioni delle vicende che ruotano attorno a Piazza Roma e a Palazzo Marconi, la sede del consiglio comunale frascatano.