Frascati Scherma, una turca alla Simoncelli

Frascati Scherma, una turca alla “Simoncelli”. La fiorettista Irem Karamete neotesserata del club tuscolano : “Questo è uno dei migliori club al mondo”

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Karamete con Baldini

Il Frascati Scherma è ormai da tempo un club di riferimento sia per gli atleti nazionali che internazionali. Da diverse nazioni arrivano alla “Simoncelli” per allenarsi e poi c’è anche chi decide di fermarsi e tesserarsi col club tuscolano. E’ il caso di Irem Karamete, fiorettista turca nata a Istanbul che lo scorso 20 giugno ha compiuto 26 anni e che da questa stagione è entrata a far parte della grande famiglia sportiva del Frascati Scherma. Allenata da Andrea Baldini (forte fiorettista anche lui da qualche mese in forza al club tuscolano) con cui è felicemente fidanzata e il prossimo anno convolerà a nozze, la Karamete è entrata recentemente nella storia del suo Paese riuscendo a qualificarsi per una Olimpiade (quella di Rio 2016) a 32 anni di distanza dall’ultima atleta turca. La sua stagione inizierà con una gara in terra turca, ad Antalya, la prossima settimana. “Ho scelto Frascati perché è uno dei migliori club al mondo: qui ho la possibilità di tirare con alcune atlete della nazionale italiana ogni giorno – dice l’atleta turca – Poi ci sono anche molte atlete straniere che come me vengono a Frascati con la voglia di allenarsi con le big per migliorarsi giorno dopo giorno. C’è veramente un bel clima e qui si può dare ogni giorno il massimo. Arrivo alla sera, una finiti gli allenamenti, sempre molto stanca ma al tempo stesso soddisfatta. Il mio obiettivo stagionale? E’ chiaramente quello della qualifica olimpica per Tokyo 2020. Al momento ho perso un po’ di terreno rispetto ad alcune europee che hanno ottenuto più punti all’ultimo mondiale. Pertanto la gara che mi potrebbe portare alle Olimpiadi si terrà ad aprile a Madrid. Lì ci giocheremo l’ultimo lasciapassare per i Giochi”.
Il suo allenatore Andrea Baldini la descrive così: “Irem ha grandi potenzialità ed una buona percezione del “tempo” di gioco. Non lo dico come suo fidanzato, ma come suo allenatore. Allenandosi costantemente come sta facendo solo in questi ultimi anni, potrebbe velocemente colmare quel gap che oggi la tiene lontana dalle prime 16 posizioni dei tornei importanti. Quando non ha paura, l’ho vista schermare a viso aperto anche con atlete fortissime. Ogni tanto arriva qualche passo falso e questo ci riporta entrambi con i piedi per terra. Stiamo crescendo insieme anche come allenatore e atleta: è una bellissima avventura”.