“La nota precedentemente diramata – dichiarano i dirigenti di Fratelli d’Italia di Albano Laziale – relativa alla richiesta di autorizzazione alla esposizione di uno striscione a sostegno dei due marinai italiani Latorre e Girone in prigione in India, ha destato molta curiosità in merito al ruolo dei singoli consiglieri comunali che hanno accolto con favore l’iniziativa nata nelle riunioni dell’Officina per Albano.
Tale curiosità ha indotto il direttivo del circolo territoriale di Fratelli d’Italia “Goffredo Mameli” ha chiarire sia il ruolo dei consiglieri sia l’organizzazione dell’Officina per Albano,
Ispirati dalla riuscita esperienza nazionale – continuano da FdI – il Consiglio Direttivo del Circolo Territoriale “Goffredo Mameli”, composto da Marco Renzi (Coordinatore), da Roberto Cuccioletta (Vice Coordinatore e responsabile del tesseramento), da Fabio De Marco (Responsabile amministrativo), da Fabio Marchetti (Responsabile propaganda), da Maria Chiara Prete (Responsabile del gruppo giovanile) e dal capo gruppo consiliare Domenico Roma ha dato vita all’Officina per Albano, con l’apporto del portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni. L’esigenza è nata dalla necessità di una naturale evoluzione che da una parte testimoni l’assenza di uno spirito di annessione dall’altra costituisca un ulteriore forte richiamo per i migliaia di elettori alternativi alla sinistra del sindaco di Albano.
Il Comitato dell’Officina è composto da un Coordinamento formato attualmente da sette componenti e dal Consiglio direttivo del circolo “Goffredo Mameli”. All’unanimità, potranno essere cooptati in futuro altri elementi. Nella sua fase costituente Fratelli d’Italia ha invitato a far parte del Coordinamento Nabil Cassabgi, Edmondo Segrella, Simone Tanchella, Luigi Ceci, Alessandro Rada, Carlo Orrù e Luigi Guerriero. Il Comitato vede protagonisti tutti i militanti del circolo “Goffredo Mameli” nelle persone di Marco Chiandussi, Carlo Cuccioletta, Dania Guido, Paolo Palumbo, Valeria Soncin, Paolo Temofonte, Claudio Torrano e Enzo Venturini.
Il progetto consiste – aggiungono – nel costruire un movimento forte, che vada oltre gli attuali schieramenti, che sappia raccogliere e organizzare anche nella nostra città il consenso delle radici cristiane, laiche e liberali. Per ripartire è necessario lanciare una sfida nuova, voltare pagina e liberare tutte le energie disponibili, talvolta sommerse, talaltra volutamente soffocate. Come detto nella precedente nota crediamo che serva dare una forte scossa ad Albano, cambiare una classe politica non per selezione anagrafica, perché si rischia di perdere forze preziose e minare quel patto tra generazioni su cui si deve fondare un progetto comunitario, ma per merito, laboriosità, passione civica, competenza e onestà. Il gruppo costituente – conclude la nota di FFratelli d’Italia – è volutamente eterogeneo e vede la partecipazione di persone esperte affiancate da forze politicamente giovani. Le basi su cui fonderà il progetto saranno: eliminare gli sprechi, manutenere e riqualificare non cementificare, attenzione al sociale, supporto ai giovani, rispetto per l’ambiente, valorizzare il territorio, allontanare dalla politica e dai pubblici uffici i ladri e gli incapaci, semplificare, eliminare i privilegi che sono il più grande nemico del merito e dei giovani e favorire la crescita.
Per quanto sopra risulta evidente che i firmatari della richiesta protocollata al Comune da una parte hanno espresso personalmente la solidarietà ai due militari italiani dall’altra hanno accolto le richieste pervenute direttamente dal comitato dell’Officina per Albano cui fanno parte i consiglieri Nabil Cassabgi e Domenico Roma. Marco Silvestroni ha firmato a suo nome e della lista che rappresenta nonché come portavoce provinciale di Fratelli d’Italia. Il consigliere Fabio Sannibale non avendo ancora preso parte e aderito al progetto dell’Officina ha firmato la richiesta in veste personale”.