Fratelli d’Italia denuncia le condizioni dell’ospedale di Albano Laziale

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Ospedale Albano Laziale
Ospedale San Giuseppe di Albano Laziale - camera mortuaria
Ospedale Albano Laziale
Ospedale San Giuseppe di Albano Laziale – camera mortuaria

La denuncia arriva da Fratelli d’Italia, i cui dirigenti e militanti sottolineano le condizioni sempre più disagevoli per i cittadini in cui versano molte strutture dell’ospedale San Giuseppe di Albano Laziale. L’attenzione del movimento politico di Giorgia Meloni ad Albano si focalizza in particolar modo sui lavori di ristrutturazione in atto ormai da molto tempo, attorno alla camera mortuaria, ed ai sempre maggiori disagi strutturali in alcuni reparti interni al nosocomio castellano.

“I lavori di ampliamento del Pronto Soccorso e della nuova camera mortuaria dell’Ospedale di Albano sono iniziati nel mese di giugno 2011 – sostengono i militanti di Fratelli d’Italia – e hanno vissuto un percorso molto tormentato. La gara di appalto prevedeva entrambi i lavori se non che, durante la fase progettuale il genio civile ha richiesto una serie di interventi di consolidamento che ne hanno aumentato i costi limitando gli interventi al solo ampliamento del pronto soccorso”. Nel frattempo la vecchia camera mortuaria era stata già demolita, per cui a tutt’oggi le salme giacciono nei container senza una reale soluzione che salvaguardi alcune minime condizioni di rispetto per un momento così delicato come la morte, sia per i defunti che per i loro congiunti. “Assistere a scene che vedono persone costrette a vegliare i propri cari tra polvere e rumori del cantiere – sottolineano da Fratelli d’Italia – è uno spettacolo davvero umiliante oltre che offensivo per tutti”.

La situazione non migliora se ci si avventura nei reparti interni – sostengono i militanti albanensi – anche in reparti come cardiologia le toppe sui pavimenti, le perdite idrauliche nei servizi sanitari che obbligano il personale a tenerli chiusi, sono il segno che le cose sono arrivate ad un livello davvero insostenibile”. Il caso sollevato investe l’intera struttura ospedaliera e, a quanto dicono gli esponenti politici, alcuni interventi immediati, ad esempio per il reparto di cardiologia, non supererebbero qualche decina di migliaia di euro, mentre la cifra per la nuova camera mortuaria necessaria per sanare l’attuale situazione si aggirerebbe attorno ai duecentomila euro. Oggettivamente queste cifre, se confermate, rappresenterebbero un onere non impossibile per le istituzioni, a partire dalla Regione Lazio. “Vogliamo sensibilizzare – conclude Fratelli d’Italia di Albano Laziale – l’opinione pubblica e gli enti locali, comune in testa, affinchè investano al più presto energie e risorse per questo problema che, oltre che di dignità e rispetto per la persona umana, rappresenta un disdoro per tutti quei validi professionisti che a vario titolo lavorano con dedizione e capacità in seno alla struttura ospedaliera pubblica della nostra città”.