Freeheld, un film sui diritti delle coppie omosessuali

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Ellen Page
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Il regista americano Peter Sollett è approdato alla Festa del Cinema di Roma per promuovere il suo nuovo film Freeheld, basato sull’omonimo cortometraggio documentario vincitore di un Oscar nel 2008. Si tratta della vera storia d’amore di Laurel Hester e Stacie Andree e della battaglia che le due donne hanno condotto per ottenere giustizia. Quando alla detective del New Jersey Laurel (Julianne Moore) viene diagnosticato un cancro, vuole essere certa che la sua pensione vada alla sua compagna Stacie (Ellen Page), ma i funzionari della Contea di Ocean, detti “freeholders” (proprietari) non le riconoscono questo diritto. Il detective Dane Wells (Micheal Shannon) e l’attivista per i diritti civili Steven Goldstein (Steve Carell) si uniscono alle due donne coinvolgendo altri agenti di polizia e la comunità a sostegno della loro lotta per l’uguaglianza. Il film, già presentato in anteprima mondiale al Festival di Toronto, esce in questi giorni nelle sale americane e arriverà in Italia a novembre.

Ad accompagnare il regista anche l’attrice e co-produttrice del film Ellen Page, giovane promessa hollywoodiana che nel febbraio 2014 ha fatto coming out dichiarando la propria omosessualità. È stata soprattutto lei a rispondere alle domande dei giornalisti:

al regista e all’attrice: il film è una vera tempesta di emozioni, c’è quasi il rischio di far cadere lo spettatore in un ricatto emotivo. Avete conosciuto personalmente le persone reali su cui si basa la storia?

Sollett: “Le emozioni fanno parte della vita, ci rendono umani”.

Sì, abbiamo conosciuto Stacie e infatti compare in una scena. Attraverso questo film volevamo allargare il fatto da cui è tratto il documentario ed esplorarlo più a fondo”.

Page: “Stacie è una persona straordinaria, molto disponibile, generosa e vulnerabile. È stato essenziale trascorrere del tempo con lei”.

all’attrice: quanto ha influito l’impatto emotivo di questa storia nella tua decisione di fare coming out? Hai temuto che questa scelta avesse ripercussioni sulla tua carriera?

Page: “Una storia come quella di Laurel e Stacie ha portato la Corte Suprema americana a riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso (sentenza del giugno 2015). Certamente sono stata ispirata da loro: nascondermi mi ha impedito di crescere come artista, mentre uscire allo scoperto ha avuto solo effetti positivi”.

all’attrice: in che modo avete ricreato il senso di intimità tra Laurel e Stacie?

Page: “Io e Julianne ci siamo relazionate facilmente, lei è una persona molto generosa. Abbiamo formato una partnership: siamo state costantemente in contatto, c’è stata continua interazione tra noi. Posso dire che è nata una bella amicizia”.

all’attrice: è chiaro che il film tratta di una storia d’amore tra due donne ma soprattutto all’interno di una comunità, quella LGBT, che lotta per ottenere giustizia e democrazia. Volevate sottolineare questo aspetto?

Page: “Laurel Hester l’ha ripetuto varie volte, purtroppo la comunità LGBT non ha ancora ottenuto piena uguaglianza. É un aspetto che andava sottolineato”.

all’attrice: forse non sai di essere in un paese che ancora non riconosce i diritti alla comunità LGBT. Cosa diresti ai nostri politici?

Page: “Il mutamento è inevitabile, gli USA hanno compiuto un lungo percorso prima che le persone omosessuali si vedessero riconosciuti i propri diritti. In termini di uguaglianza e possibilità di vivere liberamente, direi che è impossibile non vincere questa lotta. L’intolleranza ha effetti negativi”.

al regista: il film può essere uno stimolo a far cambiare le cose?

Sollett: “Un singolo film non può cambiare il mondo ma coinvolgere un pubblico di massa, sviluppando empatia, comprensione e solidarietà. Questo può sicuramente far aumentare il livello di tolleranza”.

all’attrice: farai ancora film in difesa della comunità LGBT?

Page: “Spero di poter produrre e interpretare film sui diritti civili in generale”.

all’attrice: che reazioni ha suscitato il film prima di arrivare qua a Roma?

Page: “A Toronto una persona mi ha detto che il film le ha cambiato la vita, portandola a fare coming out quattro giorni dopo averlo visto. Per me è stata un’esperienza speciale”.