Fuori uso il sistema di videosorveglianza a Castel Gandolfo

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Castel Gandolfo
Comune di Castel Gandolfo
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Comune di Castel Gandolfo

E’ fuori uso il sistema di videosorveglianza pubblica sul territorio del Comune di Castel Gandolfo. E’ il Consigliere Comunale e capogruppo di Democratici per Castello Giacomo Moianetti a sollevare la questione, dopo una risposta degli uffici competenti ad una sua interrogazione sul punto, nella quale lo stesso chiedeva al Sindaco lo stato dell’arte sul sistema di telecamere integrate in città unitamente alla richiesta di visitare, in qualità di Consigliere Comunale la sala di controllo ove installati i video terminali.

“Mi preme sottolineare – dichiara Moianetti – in primo luogo il ritardo, oltre i 30 giorni stabiliti per legge, ed i 3 giorni previsti da regolamento per il funzionamento del  CXConsiglio Comunale, con cui è stata data risposta al mio atto di sindacato ispettivo proprio dei consiglieri comunali. In più, ed è la cosa più grave, la constatazione, confermata anche dagli uffici competenti e dall’amministrazione nella sua risposta, che ad oggi il sistema di videosorveglianza a Castel Gandolfo non esiste. Telecamere non funzionanti, assenza della sala di controllo, terminali spenti. Il Comune di Castel Gandolfo per questo progetto aveva ricevuto 200 mila euro di finanziamento dalla Regione Lazio nella legislatura 2007-2012.

Ancor più deprimente – continua Moianetti – la scena che mi si è palesata durante la visita che, insieme al Comandante della Polizia Locale Dott. Giuseppe Nunziata, ho effettuato a quella che doveva essere la sala di controllo, ma che nei fatti si è dimostrato essere solo un locale caldaia”.

Nella risposta all’interrogazione di Moianetti gli uffici affermano che “il sistema di videosorveglianza non è attivo per avaria delle telecamere e della rete che richiedono un complessivo intervento di manutenzione e ripristino. Il server ove vengano registrate le immagini è attivo e depositato nella Sala CED, ma la cosiddetta “Control Room” è stata disattivata”. Non è possibile trasferire la sala di controllo, sempre secondo gli uffici, nella sede di Pavona, onde mancanza di rete, mentre per assenza di apposito regolamento sono presenti ma non attive le telecamere nella zona del lago.

“Su un tema importante come quello della sicurezza, su un progetto di videosorveglianza su cui Castel Gandolfo fu uno dei primi Comuni ad ottenere il finanziamento – conclude Moianetti – l’amministrazione Monachesi mostra per l’ennesima volta tutta la sua inadeguatezza al governo della cosa pubblica”.