Gabriella Sisti, “Nota sul reddito Isee”

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Gabriella Sisti
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Gabriella Sisti

“All’indomani della vittoria di un ricorso al Consiglio di Stato che ha coinvolto migliaia di famiglie con disabilità, ci ritroviamo tutti ad esultare per una conquista di civiltà e di dignità dell’essere umano. Ebbene si, il Consiglio di Stato si è espresso in materia di ISEE e ridefinisce le nuove modalità di gestione degli indicatori economici per i nuclei familiari (indicatori ISEE) che andranno a regolare gli accessi a prestazioni socio-sanitarie e scolastiche per numerose famiglie.

Il Consiglio di Stato chiarisce finalmente che l’indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie non servono a remunerare ma a compensare l’inabilità, quindi non possono essere conteggiate come reddito.

Novità essenziale e diciamo tanto attesa è quindi la giusta esclusione dal reddito disponibile dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti in conseguenza di condizioni di disabilità.

Gli Enti Locali dovranno aver adottato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge, nuovi criteri per la determinazione degli accessi alle prestazioni socio sanitarie o scolastiche.

Lo fa presente in una nota Gabriella Sisti, ex Assessore ai servizi sociali e Presidente della Consulta per la tutela dei diritti del malato e del disabile.

“Alcuni cittadini ci hanno fatto notare le difficoltà di accesso a prestazioni socio sanitarie per un erronea imputazione delle indennità derivanti da disabilità gravi. Raccomandiamo agli Uffici, afferma la Sisti, una particolare attenzione poiché, prima della modifica della Legge, a causa del cumulo delle indennità derivanti dall’invalidità, numerosi nuclei sono stati esclusi dall’accesso alle prestazioni socio-sanitarie con immaginabili limitazioni alla vita quotidiana e alle cure essenziali in alcuni gravi casi.

Ricomprendere tra i redditi i trattamenti indenni tari percepiti dai disabili significava equiparare la disabilità ad una ricchezza o ad un patrimonio”.