Anche quest’anno il Comune di Genzano di Roma aderisce alla campagna contro la pena di morte promossa dalla Comunità di Sant’Egidio promuovendo un incontro con gli studenti dell’Istituto “Sandro Pertini” il primo dicembre e con l’illuminazione, domenica 30 novembre, del monumento ai Caduti di piazza Tommaso Frasconi. La giornata mondiale delle “Cities for life – Cities against the death penalty” rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale, con oltre 1900 città di 98 Paesi del mondo aderenti all’iniziativa e impegnati nella battaglia per l’abolizione della pena di morte.
Oltre all’illuminazione di un monumento simbolo, le città aderenti possono organizzare incontri e dibattiti sulla tematica: proprio per questo per lunedì primo dicembre il Comune di Genzano ha organizzato, alle ore 11:30 presso l’Istituto “Pertini”, un incontro con Mark Elliot, impegnato prima con Amnesty International e divenuto poi direttore esecutivo della Floridians for Alternatives to the Death Penalty (FADP). A condurlo sulla strada della lotta per l’abolizione della pena capitale è stata l’uccisione di un prigioniero ebreo, Terry Sims, primo prigioniero della Florida messo a morte con un’iniezione letale nel febbraio 2000. Mark ricorda quel giorno: “Sono andato alla veglia all’esecuzione, dall’altra parte della strada un rabbino stava conducendo un gruppo di preghiera e mi ha parlato della assurda ironia di scegliere un ebreo come primo prigioniero ucciso con un’iniezione letale. Ha spiegato che era nella Germania di Hitler, che era stato sviluppato questo metodo di esecuzione ed è stato usato per uccidere gli ebrei. Siamo rimasti profondamente turbati dalla rinascita di questa eredità terribile. Così scelsi di capire di più sulla pena di morte in Florida”.