Genzano, si presenta il comitato #piantatela

La raccolta firme del comitato genzanese #piantatela, tra gli animatori dell'iniziativa Patrizia Mancini, ex assessore di Gabbarini

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#piantatela
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“Il nostro obiettivo è quello di raggiungere tantissime firme e abbiamo bisogno del Vostro sostegno. Potete saperne di più’ e leggere la petizione qui:

http://chng.it/RGzb7nyBqH” così l’ex assessore Patrizia Mancini membro del comitato cittadino #piantàtela! presenta l’iniziativa.

Di seguito la petizione completa:

“Petizione indirizzata al Sindaco di Genzano Daniele Lorenzon:

#piantàtela!

“Vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.”

#piantàtela! di tagliare piante secolari, senza curarle, salvaguardarle o trapiantarle, e senza aver prima consultato la volontà popolare, con l’ausilio di esperti, tecnici e politici, in apposite assemblee cittadine e/o di quartiere;

#piantàtela! di considerare i beni comuni, il verde pubblico e l’ambiente come inutili, o addirittura dannosi e pericolosi, e non già una ricchezza da proteggere, salvaguardare e manutenere;

#piantàtela! di non condividere, ideare e realizzare progetti di utilizzo e sviluppo dei parchi e dei polmoni verdi rimasti, compreso il bacino del lago di Nemi e le bellezze naturalistiche circostanti;

#piantàtela! di declassare polmoni verdi importanti come il boschetto di Via Marche e Via Grandi a semplice legnaia e taglio di bosco, cominciando invece a ragionare insieme su come utilizzarli per il benessere, lo svago e la salute dei cittadini, con percorsi attrezzati, piste ciclabili, aree didattiche e ricreative.

In particolare non si può non considerare che il boschetto di Via Marche insiste su uno dei più grandi e importanti siti archeologici del mondo, quale la Villa degli Antonini;

#piantàtela! di lasciare al degrado e all’abbandono ville comunali, parchi e giardini, senza una seria e concreta programmazione manutentiva, conservativa e promozionale;

#piantàtela! di credere che sia possibile il governo di una città senza partecipazione, condivisione, informazione e trasparenza, senza cioè che si sostanzi, nella vita di tutti i giorni, il concetto di sovranità popolare.

Invece di azionare le motoseghe contro una pianta innocente, #piantàtela!”