Rina Grasso è avvocato, attivista e militante in Forza Italia da giovanissima. Donna e candidata per la Camera dei deputati nelle prossime elezioni politiche. Cosa spinge una donna in carriera a mettersi in gioco in questo periodo così complesso per l’Italia?
“Proprio la complessità di questo momento, direi. Ci sono dei momenti storici come quello in cui viviamo, nei quale ad una crisi economico-finanziaria complessiva si aggiunge la crisi sociale, energetica, valoriale. Tutto questo diventa una sfida seria, che può essere gestita dai giovani con alle spalle, però, una struttura forte, e una solida formazione politica. La criticità del momento mi ha chiesto di essere coraggiosa, audace e generosa con il Paese che amo e nel quale voglio vivere. Penso di poter dare molto in questo momento, e per questo non mi sono tirata indietro”.
Ma perché proprio Forza Italia?
“Prima di tutto perché è il partito in cui mi sono formata politicamente e nel quale milito da sempre. Ma anche perché FI è l’unica forza politica in grado di mediare e moderare le altre, facendo convergere le energie di tutti in un progetto che sia davvero efficace per riprendere in mano il Paese. Si tratta di una casa che ospita sensibilità accomunate da un forte senso di appartenenza all’Europa, da una sensibilità atlantista e liberale, e poi, va detto, anche dal riconoscimento delle radici cristiane, del valore della persona, dei giovani e degli anziani, delle famiglie, della valorizzazione della vita e del lavoro di tutti”.
Quali temi le sembrano più cogenti, in questo momento?
“Occorre ridurre drasticamente la pressione fiscale, è la prima cosa che faremo. Mettere le piccole e medie imprese in condizione di assumere i giovani, senza doversi scontrare con un costo del lavoro che è impensabile in un paese civile. Forza Italia si batte per garantire un salario equo e uno stipendio minimo per i praticanti, gli stagisti, gli apprendisti e i lavoratori a tempo determinato. Negli ultimi anni la sinistra ha distrutto il lavoro in questo Paese, sdoganando ogni sorta di abuso sui più giovani. Il Movimento 5 Stelle ha imposto una misura populista e demagogica, che ha sfaldato la competitività e ha impoverito milioni di famiglie italiane, perché, di fatto, le ha rese dipendenti da un sussidio statale minimo, ma senza aiutare l’impresa e senza dinamizzare il mercato gli ha tolto lavoro e possibilità di crescita. Forza Italia, al contrario, ha una visione di Paese, giovane, dinamico, competitivo, internazionalmente rilevante”.
Tante proposte nel vostro programma, quale le sembra più interessante?
“Sono tutte interessanti, naturalmente. Perché la cosa davvero importante è avere uno sguardo complessivo sulla vita del Paese in rapporto a cosa succede nel mondo. Non ci sono ambiti del programma che possano essere separati l’uno dall’altro. Il tema della competitività si lega a quello dell’energia rinnovabile, un bene che dovremmo implementare notevolmente per rispondere alla sfida energetica che ci prepariamo a vivere. Ancora, il tema del lavoro non è disgiungibile dalle politiche familiari e, una cosa di cui nessuno parla, ma che per me è una priorità assoluta, dai sussidi destinati ai genitori che mettono al mondo un figlio. In Italia il calo demografico è disastroso, e dipende anche da tanta retorica femminista, spacciata da una sinistra ipocrita e in mala fede, che non aiuta le madri, non aiuta le lavoratrici, non incentiva le nascite. Noi siamo per la vita e perché tutti siano messi in condizioni di realizzarsi professionalmente ma anche affettivamente, costruendo una famiglia, generando dei figli e potendoli mantenere con dignità, garantendogli un futuro. Forza Italia è per un futuro pieno di vita”.
Perché i giovani dovrebbero votarla?
“Votando Forza Italia si troverebbero una giovane come loro, con tanta militanza politica, a difendere degli interessi comuni e a combattere insieme ai tanti deputati e senatori affinchè a noi giovani possano essere garantite le nostre ambizioni di una vita dignitosa e grande e soprattutto possano trovare una possibilità di realizzazione in Italia, senza dover scappare chissà dove. Insieme possiamo farcela”.
