Il 2 Luglio si terrà un incontro al MIUR con la partecipazione dei maggiori sindacati per la stabilizzazione dei 60.000 precari della scuola. Vogliamo contare sul fatto che i sindacati si ricordino anche della categoria degli idonei IV ciclo TFA Sostegno a cui apparteniamo. Siamo un numero importante che può dare sicuramente un supporto alla scuola e al sostegno scolastico, qualora ci venisse data definitivamente l’opportunità di formarci. Nonostante questo, immotivatamente non stiamo ricevendo nessun tipo di attenzione. Confidiamo che quel tavolo delle trattative diventi per i sindacati il momento per rendersi conto anche dei docenti meritevoli che hanno superato tutte le prove di accesso al TFA Sostegno e che, ribadiamo, possono rappresentare a pieno titolo un valido ausilio per la scuola. Abbiamo sottoposto tramite email indirizzata all’attenzione di tutti i sindacati convocati presso il Ministero le ragioni della nostra causa, in particolare abbiamo richiesto direttamente l’interessamento di E. Serafini, Segretario Nazionale SNALS e abbiamo coinvolto anche D. Margiotta, membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e F. Scrima, Presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il GISS Italia – Idonei TFA Sostegno, chiede la pronta predisposizione delle condizioni utili alla formazione degli IDONEI come insegnanti di sostegno didattico a tutela degli alunni con bisogni educativi speciali, delle loro famiglie e dei loro compagni attraverso queste possibilità:
- Inserire in sovrannumero gli idonei del IV ciclo TFA al corso di specializzazione al sostegno, che sta partendo in questi giorni nelle varie università italiane;
- Attivare un corso di specializzazione al sostegno, entro il 2019, riservato agli idonei del TFA Sostegno;
- Infine, si confida che venga almeno rispettato l’articolo 4, comma 4 del DM 92/2019 a tutti agli IDONEI per il prossimo corso di specializzazione, così da essere inseriti di diritto al V ciclo TFA sostegno.
Restiamo in attesa di poter partecipare ad un tavolo di confronto con il MIUR per addivenire ad una soluzione condivisa, nell’interesse degli idonei, del MIUR, dei ragazzi con disabilità, dei loro compagni e delle loro famiglie.
Di Andrea Titti