Gli studenti dei Castelli “Basta proclami dal Governo, alla scuola serve continuità”

Dal 7 gennaio parte la mobilitazione degli studenti dei Castelli Romani contro le politiche del Governo sulla Scuola durante la Pandemia

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Proteste studenti Joyce 12 gennaio 2018

Il Consiglio dei Rappresentanti degli studenti di alcuni licei dei Castelli sulla ripresa delle lezioni in presenza

Le scuole dei Castelli Romani vogliono lanciare un segnale. A prendere parola sul rientro e sulle sue modalità sono gli studenti di licei ed istituti di zona: Vailati, Foscolo, Pertini di Genzano e di Albano, Volterra, Mancinelli, Joyce e Mercuri.

“Siamo stanchi di proclami e azioni inefficaci sulla scuola. Aprire e chiudere continuamente, smontare e rimontare il mondo della scuola non fa bene alla didattica, ma solo alla propaganda. Abbiamo bisogno di continuità didattica, di scuole aperte, sicure e vivibili; non garantire tutto questo, come il governo sta facendo, vuol dire inevitabilmente dover chiudere di nuovo”. Queste le dichiarazioni del coordinamento locale dei rappresentanti di istituto.

Per questa ragione a partire dal 7 gennaio vogliamo attivarci in prima persona. Da troppi mesi la scuola viene trattata come un problema di ordine pubblico, subordinata ai bisogni della produzione, e le necessità degli studenti vengono ignorate. Ora prendiamo parola. Entrare alle 10.00 non è accettabile: la soluzione per la carenza di mezzi pubblici è investire sui trasporti, non penalizzare ulteriormente la scuola. Il 7 svolgeremo assemblee, scioperi e saremo davanti alle nostre scuole per lanciare questo messaggio e per mettere la prima pietra di un percorso di mobilitazione. Non siamo disposti a dover scegliere tra una DaD che lascia indietro migliaia di studenti e una didattica in presenza invivibile. Al governo chiediamo un’assunzione di responsabilità. Basta raccontarci che il disastro della scuola è frutto di un’emergenza, che si sta facendo il possibile. Conosciamo le nostre scuole e sappiamo che erano ambienti sovraffollati e problematici da prima della pandemia, provati da anni di tagli. Vogliamo risposte reali. Un piano di investimenti sull’edilizia e assunzioni massicce di personale che permettano di ridurre il numero di alunni per classe. Vogliamo tornare in scuole a misura di studente, in presenza e in sicurezza. Per questo saremo in piazza al fianco dei lavoratori della scuola. La crisi che stiamo vivendo non devono pagarla gli studenti e la scuola: abbiamo bisogno di risposte ora, al futuro non si può chiedere di aspettare”. Cosi conclude la nota i rappresentanti dei licei Vailati, Foscolo, Pertini di Genzano e di Albano, Volterra, Mancinelli, Joyce e Mercuri.