“Quanto accaduto durante il Consiglio comunale di ieri (28 febbraio ndr) a Grottaferrata è un fatto grave messo in atto da persone, paradossalmente giovani, che anziché guardare al futuro come stava facendo l’assemblea civica della nostra città, vorrebbe riportarci a un clima lontano anni luce dalla realtà e dal comune sentire della cittadinanza grottaferratese che invece si riconosce nelle istituzioni, le rispetta e, come del resto tutti i consiglieri e i colleghi della giunta, dispone dei sufficienti anticorpi democratici per rispondere con nettezza ma senza allarmismi alla rumorosa provocazione di pochissimi estremisti”.
Con queste parole il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti commenta il raid messo in atto dai militanti di Casa Pound. “Mi preme in questo senso ringraziare il presidente della giunta regionale, Zingaretti, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Leodori, il sindaco di Albano, Marini per la solidarietà così accoratamente espressa e con loro tutti i rappresentanti politici locali e nazionali, così come gli amministratori del territorio che stanno levando in alto le loro voci in difesa del Consiglio comunale di Grottaferrata, divenuto baluardo di legalità e democrazia” ha proseguito Andreotti. “Al tempo stesso ci tengo a ribadire – fa sapere ancora il sindaco – che da sempre, la Storia ce lo insegna, Grottaferrata è città di accoglienza, incontro e confronto tra culture e addirittura alfabeti diversi. Non solo quindi non ci sarà silenzio su tematiche come l’immigrazione ma il Comune si farà garante del rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri di tutti. Non mancheranno modi e tempi di dibattere ma certamente – conclude Andreotti – sempre nei confini della vita democratica dove nessuna sopraffazione di nessun tipo potrà essere accettata”.