I Bambini delle Fate e l’Ass. Ma(d)re Tuscolo avviano progetto sociale a Frascati

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Franco Antonello e l'Ass Ma(d)re Tuscolo
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Franco Antonello e l’Ass Ma(d)re Tuscolo

Che questi siano tempi duri lo sappiamo tutti: la parola crisi è ormai un motivo ricorrente delle discussioni quotidiane, occhieggia dalle prime pagine dei giornali, risuona nei titoli dei programmi televisivi e radiofonici di informazione. Accompagnata o meno che sia dall’aggettivo “economica” non si è logorata con l’uso, ma è riuscita a mantenere la sua durezza, che mese dopo mese si ostina a manifestare con aziende che chiudono, persone che perdono l’impiego, giovani che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro. Crisi è una parola che conoscono molto bene tutti gli operatori sociali, sia degli Enti pubblici che di cooperative e associazioni: pur essendo abituati a lavorare in condizioni di budget limitati, negli ultimi due anni hanno visto la mannaia dei tagli alla spesa abbattersi con allegro vigore proprio sul settore dei servizi sociali, riducendo, mutilando e in certi casi azzerando molti degli interventi a sostegno delle più svariate situazioni di difficoltà. Così, adesso, si parla di crisi dello stato sociale, di quel welfare state che è stato uno dei prodotti più alti delle società democratiche del dopoguerra. Questo processo ha come sotto prodotto pericolosissimo un generale senso di smarrimento e di impotente rassegnazione, che avvolge tutti gli addetti ai lavori, dagli operatori ai policy-makers. Ecco perché vale la pena andare alla ricerca delle esperienze di chi non si lascia vincere dalla disperazione, ma reagisce con energia e creatività.

È il caso della Fondazione I bambini delle Fate (www.ibambinidellefate.it), realtà di Castelfranco Veneto inventata da Franco Antonello, papà di Andrea, un ragazzone dai lunghi capelli ricci e neri e dal sorriso luminoso. Un ragazzone autistico, diventato famoso perché assieme al suo papà ha voluto reagire alla sorte avversa, rifiutando di farsi intrappolare nell’isolamento che rappresenta la matrice tipica di quella atroce disabilità, decidendo di vivere con intensità e apertura la loro relazione e inventando strumenti non solo per raccontare a tutti cos’è l’autismo, ma anche per sostenere in Italia e all’estero progetti dedicati alla cura delle persone autistiche e delle disabilità infantili. Con un guizzo di quella creatività propria della professione di comunicatore del papà, Franco e Andrea partono per un giro del mondo in moto, raccontato nel 2012 nel libro scritto da Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non avere paura”, che ha grande eco mondiale e procura ai nostri numerose occasioni di narrare la diversità in televisione, in radio, in giro per i teatri di Italia. Nel 2013 esce poi un nuovo libro scritto a quattro mani dai due protagonisti, con un titolo che la dice lunga sulla filosofia di vita degli Antonello “Sono graditi visi sorridenti”, edito da Feltrinelli e in uscita proprio in questi giorni l’ultimo lavoro che raccoglie gli scritti di Andrea Antonello dal titolo “Baci a tutti”. Ma soprattutto Franco inventa la Fondazione i Bambini delle Fate, che con lo slogan “Sporcatevi le mani” raccoglie fondi e li dedica al sostegno di progetti rivolti alle disabilità infantili e alla ricerca. La particolarità della Fondazione è che si rivolge soprattutto (ma non solo) alle aziende, proponendo loro di sostenere progetti promossi da associazioni, cooperative ed enti del territorio in cui esse operano, come strumento di attuazione concreta della cosiddetta responsabilità sociale dell’impresa. Alle imprese la Fondazione propone di fare piccoli versamenti mensili, offrendo in cambio ampia visibilità su quotidiani nazionali e locali, con articoli in cui la Fondazione dà conto periodicamente e analiticamente dei fondi raccolti e dell’uso che se ne fa. Ad oggi sono oltre 500 le aziende che aderiscono e che hanno consentito di finanziare più di 30 progetti in tutta Italia. A Frascati la sfida è stata raccolta dalla Associazione Ma(d)re Tuscolo che da anni si impegna in attività rivolte alle persone con handicap psico-fisici secondo la metodologia della Globalità dei Linguaggi – MusicArTerapia. L’obiettivo del Progetto Corallo, che l’associazione ha presentato alla Fondazione i Bambini delle Fate, è l’attivazione, per questi ragazzi e le loro famiglie, di un Centro diurno che sia un luogo di accoglienza, sostegno e valorizzazione delle potenzialità individuali e al contempo un percorso di integrazione sociale.

Per informazioni: madretuscolo@hotmail.it.