I dubbi di Boccali sul progetto Print a Ciampino

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NON PUBBLICARE Ivan Boccali - consigliere comunale di Ciampino per Gente Libera
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Ivan Boccali – consigliere comunale di Ciampino per Gente Libera

Consiglio comunale a stretto ridosso delle date indicate dall’Amministrazione capitolina, 15 e 24 luglio, per i previsti incontri sul Print – Ciampino. Il progetto, ricordiamo, riguarda una serie di interventi urbanistici di rilievo da realizzare nella zona sud-est di Roma alle porte di Ciampino, in particolare nella zona di Morena. ‘Numerosi i dubbi in merito a tutta l’operazione’ – dichiara Ivan Boccali, Consigliere comunale di Gente Libera – ‘ma il mistero più grande riguarda la posizione dell’Amministrazione. Il cosiddetto Print Xa2 prevede la realizzazione di infrastrutture di ogni genere e di grande peso: strade, una tangenziale, piste ciclabili, sottopassi, si parla addirittura di un palazzetto dello sport. Nella zona di Via Bandinelli poi, verrebbe istituito un importante mercato comunale, che rappresenterebbe un duro colpo e per il già traballante commercio locale e per la faticosa viabilità della zona. Si prepara dunque, all’insaputa dei più, una vera e propria rivoluzione per la nostra Città. E tanti saluti alla trasparenza – continua Boccali – ed alla partecipazione popolare. Ma se la Giunta capitolina, con tardivo risveglio, ha convocato due Assemblee pubbliche per coinvolgere i cittadini, qui da noi il neo Sindaco per intervenire ha avuto bisogno della classica spintarella. Solo l’obbligo imposto da un apposito atto, presentato da noi dell’Opposizione, ha costretto la Presidenza a convocare un Consiglio comunale con all’ordine del giorno la questione Print. Perché l’Amministrazione ha ignorato il piano fino all’ultimo? Perché nessuno ha pensato, quanto meno, di informare i ciampinesi? Prima che le decisioni vengano prese in altre sedi, appare più che necessaria un attenta valutazione politica prima che tecnica, di ciò che potrebbe comportare sulla vita cittadina la realizzazione di opere di tale portata. La sensazione è che dopo il Campo Nomadi la Capitale prepari per noi un nuovo regalo a sorpresa: evidentemente, cambiano i Sindaci ma permane la loro condizione di sudditanza nei confronti di Roma. Oppure i troppi interessi pubblici e, soprattutto, privati in ballo hanno consigliato al nostro Primo cittadino un atteggiamento a dir poco prudente anche a scapito degli interessi, gli unici legittimi, della popolazione. Ma questa volta non riusciranno a metterci di fronte al fatto compiuto’ – conclude l’Avvocato – ‘niente blitz di mezz’estate. L’Opposizione ha dato l’allarme, adesso la parola va al Sindaco”.