Il 23 giugno 1894 De Coubertin fonda il Cio

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Pierre De Coubertin fonda il Cio il 23 giugno 1894
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Pierre De Coubertin fonda il Cio il 23 giugno 1894

OGGI 23 GIUGNO IL BARONE PIERRE DE COUBERTIN FONDAVA NEL LONTANO 1894 IL COMITATO INTERNAZIONALE DEI GIOCHI OLIMPICI

Ormai manca poco ad uno degli eventi mondiali più attesi di tutti i tempi, mi riferisco alle Olimpiadi 2016 che si svolgeranno il prossimo agosto a Rio de Janeiro, in Brasile. Ma quanto sappiamo sulle Olimpiadi? A tal proposito, oggi si ricorda un’ importante ricorrenza, il 23 giugno 1894 all’università di Sorbona di Parigi, il barone Pierre De Coubertin, all’età di 31 anni, fonda il Comitato Olimpico internazionale per l’organizzazione delle prime olimpiadi moderne. La presidenza venne affidata al greco Demetrios Vikelas. De Coubertin, nato il primo gennaio 1863, aveva lontane e nobili origini italiane e fu uno studioso di letteratura e storia ma si appassionò in particolar modo alla sociologia ed alla pedagogia.  Rimase molto attratto dagli scritti di Thomas Arnold, rettore del collegio inglese di Rugby che affermava che lo sport era fondamentale per preparare l’uomo alle lotte della vita. Inoltre il giovane barone, dimostrando d’avere una visione avanguardistica, rimproverava agli intellettuali francesi di “sedere troppo spesso sul proprio cervello”, dimenticando di coltivare il fisico. A questi elementi, collegò le sue nozioni apprese dagli studi sull’antica Grecia e sui Giochi Olimpici che lo avevano da sempre affascinato. La commistione tra la pedagogia anglosassone ed i ritrovamenti dei resti di Olimpia, fecero nascere in De Coubertin il forte desiderio di riportare in vita i Giochi Olimpici che come suddetto lo portarono alla fondazione del Comitato Internazionale che all’unanimità prese questa decisione che cambiò la storia dello sport.  La forte determinazione del barone vide la realizzazione dei suoi sogni con le prime olimpiadi della storia moderna che si svolsero in Grecia, ad Atene, dal 6 al 15 aprile del 1896. Concludo, lasciandovi alla lettura di alcuni versi che Pierre De Coubertin, comprensibilmente euforico, espresse quel giorno del lontano 23 giugno 1894 e che rappresentano ancora oggi, una delle più belle, sane e moderne visioni dello sport. Disse che i congressisti avevano votato a favore della “restituzione di un’idea vecchia di 2000 anni che, oggi come allora, agita il cuore degli uomini, soddisfacendo a uno dei loro interessi più vitali e più nobili”. E aggiunse: “L’eredità che la Grecia ci ha trasmesso è così vasta che quanti hanno conosciuto l’esercizio fisico in uno qualsiasi dei suoi molteplici aspetti possono agevolmente riconoscersi in essa. Alcuni hanno visto l’addestramento fisico nell’ottica della difesa della patria, altri in quella della ricerca della bellezza fisica e della salute a beneficio di un soave equilibrio di anima e corpo; altri, infine, in quella di una sana ebbrezza del sangue chiamata gioia di vivere, che da nessuna parte può risultare intensa e squisita come nell’esercizio fisico.