Il Cinema è la mia passione

Alessandro Cocco "E così ieri sera sono tornato al Cinema con la C maiuscola per vedere "Freaks out" di Gabriele Mainetti, il miglior modo di ritornare alla magia del grande schermo dopo due anni di assenza".

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Alessandro Cocco

IL CINEMA È LA MIA PASSIONE

di Alessandro Cocco

E così ieri sera sono tornato al Cinema con la C maiuscola per vedere “Freaks out” di Gabriele Mainetti, il miglior modo di ritornare alla magia del grande schermo dopo due anni di assenza.

Freaks out è qualcosa di altro rispetto a quello visto finora ed allo stesso tempo, grazie ai richiami ed alle citazioni, un omaggio alle atmosfere del circo di felliniana memoria, al western epico di Sergio Leone e al pulp “spaccabudella” di Quentin Tarantino.

La storia narra le vicende di quattro esseri speciali e diversi, appartenenti alla tradizione circense, che cercano una via d’uscita dagli orrori della guerra in una Roma occupata dai nazisti e prossima alla resa.

Un cast che non tradisce le intenzioni del regista con Giorgio Tirabassi Mago Israel, Claudio Santamaria uomo lupo, Pietro Castellitto Cencio ammaestratore di insetti ed una fantastica Aurora Giovinazzo-Matilde, vera rivelazione e protagonista  del Film.

Un lavoro visionario che accanto agli orrori della guerra alterna squarci sul futuro che noi stiamo vivendo oggi con tutte le sue contraddizioni.

Il colore dominante della pellicola è il Rosso, il rosso delle bandiere naziste, il rosso del Circo, il rosso della giacca di scena del Mago Israel e soprattutto il rosso del sangue e di una guerra al suo tragico epilogo.

La regia, il montaggio, gli effetti speciali, la scenografia, la fotografia e la musica fanno sì che questo film possa tranquillamente entrare nelle nomition alla serata degli Oscar e questo inorgoglisce e rinnova la grande tradizione del Cinema italiano così amato oltreoceano.

Il finale catartico lascia nello spettatore la convinzione che  in tutti  noi esiste una forza interiore, una energia che spesso tendiamo ad imprigionare per paura ma che nei momenti difficile debba venir fuori per tirarci fuori dai guai e polverizzarli finalmente!!Matilde dice “il mio non è un dono ma una maledizione” ed invece è quella maledizione la salvezza  sua e dei suoi amici.

Grande Film, imperdibile, che rende  primi gli ultimi e i diversi, che fa’ capire  ancora una volta quanto l’Italia è in grado di stupire il mondo intero con la sua grande creatività.

Ps Il Film va visto sul grande schermo, con l’audio più performante possibile, basta serate sul divano, uscite e gustatevi la magia del Cinema che non morirà mai!!