Il Comune di Albano partecipa al progetto per l’infanzia P.I.P.P.I.

0
3559
albanolaziale
Albano Laziale - piazza Mazzini
albanolaziale
Albano Laziale – piazza Mazzini

In data 12 settembre 2014 si è tenuto, presso la Sala Tirreno della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi 7 – Roma, il convegno “La sperimentazione del progetto P.I.P.P.I. nella Regione Lazio”, un evento organizzato dalla Regione, con la partecipazione di numerosi professionisti socio-sanitari ed esperti del settore.
P.I.P.P.I. sta per “Programma di intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione”, ed è in linea con la Raccomandazione Europea del 20 febbraio 2013 di Investire nell’Infanzia per spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale, per rafforzare i Servizi Sociali e i servizi di protezione destinati ai minori, in particolare in materia di prevenzione per aiutare le famiglie a sviluppare le loro competenze parentali.
Tale approccio è ènominato PIPPI anche in nome di Pippi Calzelunghe, immagine di sfondo che crea un orizzonte di senso centrato sulla resilienza e sulle potenzialità di cambiamento, con l’obiettivo finale di contrastare l’istituzionalizzazione dei minori.

Il Programma PIPPI è stato esteso nel 2013 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a diversi territori regionali, sottoscrivendo un Protocollo d’Intesa con la Regione Lazio, coinvolgendo quattro ambiti territoriali (Municipio RM B, Municipio RM E, Distretto di Frosinone) tra i quali il Comune di Albano Laziale per il Distretto Socio sanitario RMH2, che già da diversi anni è all’avanguardia sul territorio regionale e nazionale in tematiche sulla politica della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, affidando l’assistenza tecnica all’Università degli studi di Padova.

Tra gli importanti relatori: l’Assessore Rita Visini, il Segretario Generale della Regione Lazio Dott. Andrea Tardiola, il Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Dott. Raffaele Tangorra, il Sostituto Procuratore del Tribunale per i Minorenni di Roma Dott. Claudio De Angelis, per la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma la Dott.ssa Angela Rivellese, il Garante per l’Infanzia Dott. Francesco Alvaro, dell’Università di Padova la Dott.ssa Paola Milani ed il Dott. Diego Di Masi, il Presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità per Minori Dott. Gianni Fulvi, i rappresentanti degli ambiti territoriali del Municipio RMB ed RME e del Distretto di Frosinone rispettivamente Paola Calvani, Annalisa Gonizzi e Federica De Santis, moderati dal Dirigente Area Sostegno alla Famiglia e ai Minori Dott. Antonio Marzotto, hanno preso parte il Sindaco di Albano Laziale Dott. Nicola Marini e la Responsabile dei Servizi Sociali Dott.ssa Margherita Camarda, che hanno rappresentato per la Regione Lazio l’Ambito del Distretto Socio sanitario RMH2, nell’esperienza del Programma PIPPI nel Comune di Albano Laziale.

In particolare il Dott. Nicola Marini ha evidenziato come: “questi quattro anni di Amministrazione, è sempre stata posta molta attenzione alle Politiche Sociali, specie nell’area della tutela dell’infanzia, della donna e della famiglia, destinando a questa area di intervento importanti risorse economiche (circa il 40% del bilancio dei Servizi Sociali).

L’Amministrazione di Albano Laziale, dietro la forte spinta dell’Assessorato alle Politiche Sociali rappresentato dall’Assessore Dott. Fauzi Cassabgi, ha sempre deliberatamente scelto, sacrificando altri settori – ha continuato Marini – di non ridurre la spesa per i Servizi Sociali per non penalizzare le numerose ed importanti iniziative rivolte alle persone in condizione di fragilità, perseguendo strategie di promozione del benessere e della salute della comunità, pur dovendo fronteggiare condizioni economiche che imponevano tagli consistenti.

Questa scelta politica ha consentito finora di mantenere, riqualificandoli laddove necessario, i servizi già in essere da diversi anni ed, avviando ex novo, tutta una serie di servizi a tutela dell’infanzia e della donna, con la forte convinzione che mettere al centro i bambini e bambine e i loro diritti, sia già di per seun investimento per il futuro”.
Il Programma PIPPI come sottolineato dalla Dott.ssa Margherita Camarda si ispira a concetti forti come il partenariato, la partecipazione di una pluralità di soggetti, rafforzando i rapporti di rete tra i Servizi Sociali, le istituzioni e le agenzie pubbliche e private del territorio che si occupano di infanzia e di famiglia, e si incardina nel modello innovativo PROTECTION NETWORK già avviato nel Comune di Albano Laziale con la sottoscrizione del Protocollo Operativo di Tutela, formalizzato il 3 luglio 2013, in occasione del Convegno Protection Network – Rete permanente per la tutela dell’infanzia e della donna, che ha segnato un’importante ed ulteriore tappa del percorso intrapreso da tutte le Amministrazioni, pubbliche e private (Autorità Giudiziarie, Forze dell’Ordine, ASL, Dirigenti Scolastici, III Settore e Associazionismo).

Per la sua validità il modello Protection Network è stato recepito dalla Regione Lazio lo scorso 20 novembre 2013 quale modello per la promozione di reti per l’infanzia. In occasione del Convegno sulla Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Regione ha approvato, con Delibera di Giunta n. 395 del 29.11.2013, lo schema del “Protocollo per l’adozione di interventi coordinati di prevenzione e intervento nei casi di maltrattamento e abuso all’infanzia”, come buona pratica da promuovere e diffondere in altri territori.

Tale riconoscimento ha segnato ulteriori tappe sia a livello locale, regionale e nazionale, per la diffusione della cultura di protezione e della prevenzione al maltrattamento nei confronti dell’Infanzia e della Donna, con la richiesta di partecipazione attiva a diverse iniziative e progetti tra i quali il progetto PIPPI.