Il Consiglio comunale di Genzano e il contrasto al caporalato

Nella seduta del Consiglio comunale di Genzano di Roma del 9 Settembre è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno, presentato dalle Consigliere Marta Elisa Bevilacqua e Patrizia Mancini, volto al contrasto del caporalato.

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Nella seduta del Consiglio comunale di Genzano di Roma del 9 Settembre è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno, presentato dalle Consigliere Marta Elisa Bevilacqua e Patrizia Mancini, volto al contrasto del caporalato.

Si ricorda che il caporalato consiste nell’intermediazione illegale e nello sfruttamento lavorativo, prevalentemente in agricoltura e interessa, circa, 400.000 lavoratori occupati in Italia.

Questo fenomeno, largamente diffuso anche nel nostro territorio, è stato preso in considerazione dai media nazionali, per pochi giorni, in concomitanza con un triste evento: la morte, avvenuta in data 19 Giugno 2024, di Satnam Singh, lavoratore invisibile di origini indiane, di trentun anni, che, insieme con ben altre duecentotrentamila persone invisibili (la stima è de “Il Sole 24 Ore”), era impiegato nel settore agricolo, qui nell’Agro Pontino – da cui arrivano i prodotti che mettiamo sulle nostre tavole – con una paga media di 20 Euro al giorno, con turni fino a 14 ore e senza alcuna tutela.

Il Consiglio comunale di Genzano, consapevole di quanto sia necessario che le Istituzioni e la cittadinanza tutta non distolgano lo sguardo da questo fenomeno che è molto più vicino a noi di quanto non ci sembri, ha voluto riconoscere in Satnam Singh una vittima del sistema del caporalato e ha chiesto al Governo di dare seguito a quanto previsto dalla Legge 199/2016 e dal piano triennale 2020-2022 prorogato al 2025, così come alla regione Lazio di dare seguito alla Legge Regionale del Lazio n° 18/2019 “Disposizioni per contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”.

“Questo ordine del giorno ci ha permesso di discutere di un tema che ha rilevanza nazionale ma che riguarda anche il nostro territorio. Il contrasto al caporalato rappresenta uno strumento necessario per garantire condizioni di lavoro dignitose per tutte e tutti e per avere un’agricoltura di qualità. Siamo fermamente convinti che un’agricoltura di qualità debba assolutamente prevedere come standard minimi, per ogni elemento della filiera, condizioni di lavoro eque e giuste.” Così Marta Elisa Bevilacqua, Consigliera comunale e della Città Metropolitana di Roma capitale di Europa Verde e Alleanza Verdi e Sinistra