Il Faro dopo l’ultimo consiglio a Grottaferrata

Grottaferrata, durissimo intervento del gruppo politico il Faro dopo l'ultimo consiglio comunale a difesa di Massimo Garavini

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Grottaferrata, durissimo intervento del gruppo politico il Faro dopo l’ultimo consiglio comunale a difesa di Massimo Garavini
“Con l’ultimo consiglio comunale di Grottaferrata, celebrato in due appuntamenti, abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso che non ha solo umiliato le istituzione, ma anche svilito il ruolo della politica divenuta purtroppo da tempo a Grottaferrata l’assente principale. Misteriosa ed incomprensibile è stata in particolare la totale e unidirezionale azione mossa dall’intera assise (ben al di là delle sempre meno chiare distinzioni tra minoranza e maggioranza) solo ed esclusivamente contro il consigliere Massimo Garavini rappresentate de il Faro, reo di aver messo in luce con libertà, competenza e passione l’inconsistenza politica di una amministrazione incapace di qualsiasi programmazione e coordinamento delle attività di governo. Una amministrazione che in una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo non è riuscita a portare in consiglio comunale un bilancio e un documento unico di programmazione adeguati alle sfide del nostro tempo e corrispondente alle attese dei cittadini. Un bilancio che sancisce in modo oggettivo ed inconfutabile l’aumento delle tasse in un momento in cui le istituzioni dovrebbero venire incontro alle forze produttive, alle famiglie e alle imprese in difficoltà. A Grottaferrata peró l’unica preoccupazione di Sindaco e Consiglieri è attaccare il Faro e Garavini forse perché trattasi di voci scomode non silenziabili perché non disposte a negoziare in merito a valori, principi ed ideali su cui si basa da sempre  l’impegno gratuito della nostra forza politica a servizio del bene generale della città. E si perché il Faro non accetta compromessi al ribasso ai danni dei cittadini, ma si colloca da anni sul territorio come realtà che intende far luce sulle attività amministrative, svolgendo la funzione di controllo e proponendo persone, idee e progetti in linea con il programma elettorale su cui si basa ogni alleanza di governo nel rispetto dei principi democratici di trasparenza, efficienza, eguaglianza e meritorietà. Il faro da sempre è contro ogni forma clientelare di gestione del potere e in perenne lotta contro gli oligopoli e gli interessi urbanistici che da ormai troppo tempo condizionano molte dinamiche della nostra città. Il Faro ha sempre combattuto e ancora si batte per il consumo zero di suolo, per la riduzione delle tasse, per la sburocratizzazione della pubblica amministrazione, per la valorizzazione di uno sviluppo sostenibile del territorio affiancato dalla implementazione della digitalizzazione e della  innovazione tecnologica. Queste idee, che animano il nostro impegno, sono state incarnate nel corso degli anni da persone credibili competenti e di alto profilo professionale che hanno rappresentato nelle istituzioni locali le azioni del gruppo. Tali ideali purtroppo sono stati disattesi anche dal sindaco Andreotti ormai lanciato verso nuove maggioranze e nuovi accordi politici animati da finalità distanti dalle idee che hanno portato alla nascita del progetto civico vincente alle elezioni del 2017. Con il voto contrario del Faro al bilancio e a tutti gli atti propedeutici di fatto si configura un nuovo assetto di governo. Il sindaco, venendo meno a tutte le sue promesse da marinaio, si continua a presentare in consiglio comunale, dopo tre anni di nulla di fatto, con libri dei sogni e visioni di futuro che non hanno alcuna corrispondenza con le azioni svolte nel presente. Quasi nessuno dei principali obiettivi di governo sono stati raggiunti. I luoghi dell’abbandono sono aumentati, il decoro della città è un miraggio, i parchi sono chiusi e alcuni lasciati a sé stessi. Non ci sono parole chiare sull’urbanistica dove regna la confusione e sulla cultura dove non esiste una pianificazione, ma tutto è lasciato all’improvvisazione dei privati che con merito stanno colmando un vuoto politico inaccettabile per la storia e la tradizione di Grottaferrata. Aumenta anche l’evasione e non riscontriamo piani strategici e condivisi sul tema delle opere pubbliche. Alla luce di tutto questo le nostre scelte sono di forte denuncia politica nei confronti del tradimento del progetto Andreotti, connesso ai deludenti risultati ottenuti in tre anni di amministrazione. Il cambio di passo annunciato un anno fa si è rivelato un flop ed il cielo di carta è stato squarciato permettendo a tutti di vedere il nulla politico. In questo deserto dei tartari appaiono quindi sconcertanti le scelte ingiustificate di alcuni consiglieri di minoranza di giungere in soccorso del sindaco con il proprio voto che cambia gli equilibri, offrendo nuove consapevolezze alla cittadinanza tutta. Proprio non capiamo peró come in questo contesto desolante alcune forze di opposizione si siano prestate ai giochetti del sindaco attaccando costantemente solo Garavini. Il faro ribadisce di restare fedele al progetto originario che oggi lo vede posto in condizione di minoranza dallo stesso Sindaco proiettato verso trasformismi della vecchia politica al solo fine di restare avvinghiato al potere. Ai posteri l’ardua sentenza su chi avrà futuro politico. Noi restiamo dove siamo sempre stati con e al servizio dei cittadini e a difesa dell’interesse generale. Probabilmente noi ex maggioranza siamo la nuova anima oppositiva in consiglio comunale, ma a chiarire siano il sindaco e i consiglieri responsabili rispetto a quali bisogni e a quale tipologia di interessi hanno determinato la nascita di nuovi equilibri. Forse a dividere la nuova e la vecchia maggioranza è proprio una differente interpretazione dei concetti di bene comune, di democrazia e di libertà di espressione. Ma questo lo vedremo presto anche in base a temi urbanistici da affrontare a breve come la rigenerazione urbana. Chi vivrà vedrà..” Lo dichiara il gruppo politico il Faro di Grottaferrata