“Il mio canto libero” di Wanda Fisher

0
428

Wanda Fisher si racconta per la prima volta e in esclusiva ai nostri microfoni.

Ha cominciato da bambina a cantare e ballare grazie alla sua famiglia e in particolare a sua madre che l’ha sempre sostenuta e accompagnata nei tanti concorsi canori, permettendole poi di abitare a Milano da una zia dove ha studiato canto. Ha anche smesso di studiare pianoforte per dedicarsi al canto. Durante la sua carriera la popolare cantante italo-americana ha collaborato con tanti artisti di rilievo internazionale: Lucio Battisti, Toto Cutugno, Massimo Bubola, Mina, Riccardo Cocciante, Vasco Rossi, Alan Sorrenti, Cristiano Malgioglio, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Fabrizio De André, Roberto Vecchioni, Edoardo Bennato e Ivano Fossati.
Negli ultimi anni Wanda Fisher ha lanciato brani musicali come Vita da Vip e Favolosa.

INTERVISTA

Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e scrittrice, ha intervistato per noi e per voi di “Meta Magazine” l’artista Wanda Fisher.

Benvenuta Wanda Fisher, come stai?
Benissimo, grazie per questo inaspettato ma graditissimo invito.

Come inizia la carriera artistica di Wanda Fisher?
Ho iniziato a 16 anni la mia attività artistica dopo aver studiato 3 anni di pianoforte e 2 di canto. E dopo aver vinto il mio primo concorso canoro.

Qual è stato il primo incontro importante nel mondo della musica?
È stato con il maestro Giampiero Reverberi, fondatore dei RONDÒ VENEZIANO, e ha determinato la mia escalation nell’ambiente musicale e discografico facendomi incontrare i più grandi artisti.

Con quali hai avuto il previlegio di collaborare?
Il primo incontro è stato col grande Battisti, successivamente con Mina, Vasco, Celentano, Carrà, Bennato, Zanicchi, Malgioglio, Bosè e altri. Con Mina è stata una cosa grandiosa perché ho partecipato agli ultimi concerti nell’estate 1978 che si sono interrotti per motivi di salute dell’artista.

Dopo Mina cosa è successo?
L’incontro con Cristiano Malgioglio ha contribuito in modo decisivo a una mia impostazione artistica, quale la dance, pop, lounge, ecc… Di conseguenza nel ’93 sono usciti i miei primi album con diverse etichette Dig It, Lombardoni, Flying Records, Farm, Halidon, Saifam che hanno avuto successo in tutta Europa.

E oggi che novità ci proponi?
Un qualcosa di straordinario, fantastico; ascoltando le notizie ho appreso che il Maestro Mogol parlava di Lucio Battisti dicendo che il brano IL MIO CANTO LIBERO era arrivato primo in classifica su tutte le piattaforme in tutto il mondo.

A questo punto?
Potete immaginare la mia emozione, poiché la voce nel brano è la mia, è venuta l’idea di realizzare un progetto per riproporre il brano come solista e così la SAAR Records si è interessata al progetto e abbiamo quindi pensato di far uscire il brano Il MIO CANTO LIBERO col prestigioso supporto del coro della città di Napoli diretto dal Maestro Carlo Morelli unendo numerosi artisti e colleghi che, in un video, hanno cantato l’inno dei medici.

Dove possiamo ascoltare questa nuova versione de IL MIO CANTO LIBERO?
La potete ascoltare e scaricare gratuitamente da tutte le piattaforme e da Spotify, augurandoci che chi ascolta il brano sia sensibilizzato a donare un contributo.

Quali sono a tuo avviso le competenze che deve possedere una buona cantante?
Al di là della tecnica, che è alla base di ogni percorso artistico, sono del parere che per fare la differenza siano importanti qualità come un buon carisma, una forte sensibilità e la capacità di dare una propria impronta interpretativa che permetta di distinguersi in un mondo ormai robotizzato.

Dopo il successo di Favolosa, quali sono i tuoi progetti futuri?
Da tempo ho un brano nel cassetto che vorrei realizzare dopo questo periodo di astinenza forzata dalla mia droga preferita: la musica. Un brano a cui tengo molto e sono sicura piacerà tanto… e non solo al mio pubblico.

Qual è la cosa più importante che hai riscontrato lavorando tanti anni nel mondo della musica?
La professionalità a tutti i livelli, ho imparato infatti ad essere sempre all’altezza di ogni situazione, non tralasciando le fatiche e il duro lavoro che il mondo dello spettacolo esige.

Che rapporto hai con la chirurgia estetica?
Nessuno, perché preferisco la medicina estetica.

Che rapporto hai con i social network?
Per me i social rappresentano un modo efficace e immediato per essere a contatto quotidianamente con i miei fans e con tutte le persone che mi seguono da sempre.

Wanda Fisher su Instagram:
https://www.instagram.com/wandafisher_official/?hl=it

META MAGAZINE 2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente da Wanda Fisher alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).