Il Mondo al Contrario di Roberto Vannacci protagonista a Fiumicino

Terzo appuntamento con Incontri Letterari a Ciampino con la presentazione del libro del Gen. Vannaci, alla presenza del giornalista Gianluigi Paragone

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Nell’aula consiliare di Fiumicino si è svolta la presentazione di un libro molto discusso che ha destato non poche critiche e sconvolgimenti, ‘’Il Mondo Al Contrario’’ del Generale Roberto Vannacci.

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Vannacci è stato protagonista del terzo appuntamento di ‘’Incontri Letterari’’, iniziativa culturale fortemente voluta e portata avanti dal Sindaco Baccini e dall’amministrazione comunale di Fratelli d’Italia.

Nel mentre fuori si è tenuto un vergognoso sit-in del centro-sinistra, liberale e democratica, solo a sostegno delle proprie tesi.

‘’Vogliamo offrire un luogo neutro, laico per un confronto culturale. La sinistra a Fiumicino è convinta della sua superiorità e si è voluto strumentalizzare ogni forma di dibattito. Fiumicino ha una mentalità inclusiva. Noi non abbiamo fatto un sit-in quando in passato c’erano appuntamenti che non condividevamo. La democrazia è un valore che vogliamo mantenere ed il Generale Vannacci spiegherà liberamente il suo punto di vista’.’ Queste le parole del Sindaco che aprono l’incontro moderato da Gianluigi Paragone.

Il Generale Vannacci ha raccontato la storia del suo libro che nasce come una serie di articoli che in un secondo momento daranno forma al libro che abbiamo oggi. Scopo del libro è quello di ‘’evidenziare tutte quelle situazioni paradossali che fanno parte del mondo attuale’’ affrontando svariati temi, sicurezza, famiglia e ambiente che secondo la visione del Generale, sono il paradosso della società moderna. Dunque si cerca di promuovere un approccio tradizionale della società e della realtà senza però essere discriminatorio.

‘’La differenza tra il mondo mediatico ed il mondo reale l’ho vissuto sulla mia pelle, questo mio libro non è omofobo nè razzista. La narrativa che è stata esposta dalla carta stampata è diversa dalla realtà: chi lo critica è perchè non lo ha letto. Non ho usato parole volgari, solo un linguaggio diretto, schietto’.’ ha rivendicato Vannacci.

Nonostante i numerosi attacchi mediatici ed editoriali, il libro ha riscosso un grandissimo successo, testimone la massima presenza e partecipazione all’iniziativa.

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