Il mondo delle donne tra Bosnia, Istria e Italia nel libro di Enisa Bukvic

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presentazione io noi e le altre a marino
Presentazione del libro Io noi e le altre a Marino
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Presentazione del libro Io noi e le altre a Marino

«Il racconto di un mondo al femminile che spiega perché il futuro è delle donne, in un pianeta in cui le violenze di genere e il maschilismo paiono, invece, raccontare falsamente il contrario». Così Enisa Bukvić, una tra le persone di maggior riferimento della comunità bosniaca in Italia e nel mondo oltre che uno dei nomi più conosciuti della cooperazione italiana e internazionale, introduce il suo libro «Io, Noi, le Altre – Donne portatrici di cambiamento tra Bosnia Erzegovina, Istria e Italia». Edito da Infinito, venerdì 24 gennaio prossimo verrà presentato a Marino, nell’Aula Consiliare di Palazzo Colonna (ore 10).

Uno scritto lucido e appassionante nel quale l’autrice, che vive a Roma da oltre venti anni (lavora presso l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), attraverso le vicende personali vissute in guerra e in pace unite a quelle di molte donne italiane e balcaniche intervistate, racconta l’esperienza, preziosa, dell’incontro.

Patrocinato dal Comune di Marino tramite gli assessorati alla Cultura e Servizi Sociali guidati da Arianna Esposito e Remo Pisani, l’evento è promosso dall’associazione Marino Cresce presieduta da Mario Biancucci.

«Ognuna di loro – scrive la francescana croata di Bosnia suor Stella Okadar –
le ha dato una spinta per scoprire dentro di sé la forza insospettata per affrontare, combattere e vincere difficoltà apparentemente insormontabili. Molte di loro – continua – sono state sconvolte da una guerra in cui hanno perso affetti, sicurezze, ricordi ma tutte hanno conservato la forza di ricominciare, sognare, amare e credere in un domani migliore. Nessuna di loro ha perso questo tesoro nascosto».

«Io, Noi, le Altre non si presentano come soggetti isolati, separati da barriere e confini ma come vite continuamente connesse in quella rete straordinaria che è la relazione tra donne» aggiunge Cornelia Rosiello.

Interessante anche il contributo offerto dalla giornalista e scrittrice jugoslava naturalizzata italiana Olga Bisera Vukotić che sottolinea come le donne siano «capaci di grandi sfide psicologiche e fisiche. Basti pensare al dolore con cui una volta partorivamo o alla capacità di sopportare dolori immensi».

«Tra i temi principali trattati nel libro della scrittrice Enisa Bukvić, che abbiamo la gioia e l’onore di ospitare nella nostra città – affermano Esposito e Pisani – predomina l’amore per la vita e per gli altri, in un mondo che rischia di perdere importanti valori in nome dell’individualismo. I personaggi femminili raccontati nel suo scritto – proseguono – hanno nomi come Zlata, Branka, Nada ma anche Mimma, Lucia, Beatrice. Tutti diversi tra loro, così come le esperienze vissute dalle donne balcaniche, ma anche italiane, alle quali si riferiscono. Donne che parlano lingue differenti ma che, nel loro viaggio di vita – sottolineano – sono accomunate da un unico codice morale, dall’attaccamento alla famiglia, il luogo da dove tutto prende corpo e dove tutto ritorna e dalla visione positiva che, nonostante le difficoltà di vita vissute, c’è sempre domani. Il nostro grazie – concludono – all’associazione Marino Cresce per l’interessante appuntamento che, grazie alla presenza della Bukvić, tra le maggiori personalità di riferimento della comunità bosniaca in Italia e nel mondo, offre un importante contributo nel percorso di conoscenza di una realtà, segnata da sensibilità e sofferenza, declinata al femminile».