Il PCI esprime cordoglio e ricorda Daniele Alberti

Le parole del PCI di Genzano

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“Abbiamo appreso in queste ore della improvvisa scomparsa del compagno Daniele Alberti. Direttamente dai familiari e dagli amici più cari abbiamo appreso la notizia che ci ha lasciati esterrefatti. Ci stringiamo con un abbraccio fraterno alla famiglia e agli amici che lo frequentavano più assiduamente. Ci sentiamo molto vicini a Simonetta, a Bruno a Stefano e Fabio alla famiglia e ai compagni e amici di Genzano e dei Castelli che l’hanno frequentato, conosciuto, apprezzato. Invitiamo quanti possono a recarsi per l’ultimo saluto a Daniele: Lunedì 2 ottobre ore 16.00 al cimitero di Genzano. Intanto Virgilio Seu, storico dirigente del PCI genzanese, castellano, del Lazio e nazionale, in queste ore ha rilasciato parole di memoria”. Si legge nella nota del PCI. “Questo il ricordo che ho di Daniele quando venne a vivere a Genzano:  Conoscemmo questo nuovo compagno, espressione della classe operaia milanese,  che si trovò subito in sintonia, e viceversa, con noi giovani comunisti, nella critica alla nostra Amministrazione Comunale e alla involuzione del Partito nazionale. La sua impostazione, che noi ritenevamo “rigida”, e la nostra, che lui riteneva a volte “fantasiosa”, erano entrambe parte di quel Partito che avevamo deciso essere la nostra vita. Nei momenti più importanti ci trovavamo sempre dalla stessa parte. E vorrei ricordare anche il suo impegno in difesa dell’ambiente , molto prima che arrivassero i verdi.- poi Seu conclude – Daniele stava male da tempo ma questa notizia ci ha colti impreparati e ci riempie di dolore. Aveva ancora molto da fare e da insegnare, soprattutto in questo momento in cui c’è ancora bisogno di uomini con ideali forti e con una grande umanità.”. Un altro spunto è stato offerto da Maurizio Aversa, col quale, assieme a tanti altri compagni dei Castelli, ha condiviso l’esperienza della “Vigilanza” a Botteghe Oscure: “il comune lavoro in Vigilanza P.C.I., con Giancarlo Forte e Daniele aveva in parallelo, come era costume, la militanza politica. Chi in sezione e associazionismo, chi in sezione e sindacato, chi in sezione e istituzioni. In questo momento di dispiacere e commozione ci sentiamo vicini alla storia di Daniele: dalla sua Milano, quella delle grandi lotte sindacali e operaie, che hanno dato impulso, forza e propulsione alle rivoluzionarie trasformazioni sociali, civili e politiche degli anni ’60, ’70 e ’80. Operaio metallurgico iscritto alla CGIL, alla FGCI e al PCI, ha successivamente legato la sua vita personale e politica a Roma e a Genzano, dando un contributo di idee, attivismo e partecipazione di prim’ ordine, senza mai ostentazione né vanagloria, ma sempre sommessamente e con spirito di servizio per gli ideali e la collettività. E’ stato addetto per conto del PCI, alla sicurezza personale di Armando Cossutta, Massimo D’Alema, Walter Veltroni e Achille Occhetto, in anni estremamente pericolosi e tempestosi, con coraggio, discrezione e senso di appartenenza. – come viene anche ricordato in queste ore da compagni di Genzano -. Lunedì porgeremo il nostro saluto estremo con l’intento di continuare nel solco che insieme avevamo già contribuito a tracciare”.