Il Primo Maggio al tempo del Coronavirus

Il nostro articolo complessivo dopo il Primo Maggio 2020 in piena emergenza Coronavirus con tutti gli aggiornamenti dal territorio e non

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Primo Maggio

Il nostro articolo complessivo dopo il Primo Maggio 2020 in piena emergenza Coronavirus con tutti gli aggiornamenti dal territorio e non

Primo Maggio, Garavini Italia Viva: “Celebriamolo dando maggiori certezze sulla ripartenza delle attività produttive, altrimenti la Festa del Lavoro rischia di perdere di significato”

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Laura Garavini

“Buon primo maggio alle lavoratrici e ai lavoratori. Ma anche a chi un impiego lo ha perso, in molti casi proprio a causa del Covid. La ricorrenza del primo maggio ricorda ancora una volta l’urgenza di riavviare le attività produttive il prima possibile, in sicurezza. Consentendo di tornare operativi, nel rispetto delle garanzie di sicurezza. Il tema del lavoro non è affatto secondario all’interno del dibattito sull’emergenza sanitaria. Al contrario, è centrale perché proprio l’occupazione rischia di essere la prima a pagare le conseguenze del lockdown prolungato. L’auspicio è che si preveda una prossima riapertura di  esercizi, di imprese, di attività produttive. E che si mettano in campo politiche attive per creare occupazione e non sussistenza. Altrimenti rischiamo che la Festa del Lavoro venga svuotata del suo significato”. È quanto dichiara la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi.

PRIMO MAGGIO FEMMINISTA GLOBALE – ARRIBAN LAS QUE LUCHAN

Il Primo Maggio la rete Feministas Transfronterizas, composta da reti, collettivi e movimenti femministi di diversi paesi nel mondo (tra cui Cile, Argentina, Spagna, Italia, Francia e molti altri) si danno appuntamento per un’azione globale (qui l’evento transnazionale), sulla scia dello sciopero femminista globale dell’8 marzo. Alle ore 18 del primo maggio l’invito è ad attraversare il lockdown con “azioni comunicative rumorose”, dai balconi e dalle finestre, con pentole, musica, parole. Anche in Italia, diverse saranno le azioni in tantissime città (qui l’ evento nazionale). Attraverso la pratica del ruidazo e del cacerolazo dalle lotte dell’America Latina, si renderà di nuovo pubblico e politico lo spazio della casa come luogo del lavoro domestico e di cura, gratuito o malpagato, svolto per lo più da donne e migranti. Nonostante la centralità e il carattere essenziale di tutte le forme del lavoro riproduttivo in epoca di pandemia, esso rimane completamente invisibilizzato e sfruttato. È proprio sul lavoro precario e gratuito, per lo più femminile, che si è scaricato il peso dell’emergenza sanitaria e della crisi economica che ne conseguirà. Nel manifesto della rete femistas transfemistas, a cui ha contribuito anche Non una di meno, si spiega come la crisi pandemica ha mostrato e esasperato le disuguaglianze e le contraddizioni del sistema capitalistico globale, basato sulla violenza patriarcale, il razzismo e lo sfruttamento delle persone e dell’ambiente. Non torneremo alla normalità perché la normalità era il problema! Oggi più che mai, è necessario mettere al centro le vite prima dei profitti, mettere in discussione i meccanismi di indebitamento e impoverimento, di violenza economica, patriarcale razzista, garantendo accesso alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Non Una Di Meno rivendica ancora con più forza un reddito di autodeterminazione, un welfare universale e un permesso di soggiorno europeo immediato.

Qui il video di lancio del primo maggio femminista transnazionale https://youtu.be/EVjFoCGukAs” Lo comunica Non Una Di Meno.

“PRIMO MAGGIO, DI BERARDINO ALLE PARTI SOCIALI “GUARDIAMO ALLA COSTITUZIONE, GUIDA IN QUESTO MOMENTO DI DIFFICOLTA’”

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Primo Maggio 2020 Coronavirus Regione Lazio

In questo Primo Maggio così diverso da tutti gli altri la nostra Carta Costituzionale rappresenta, più che mai, una guida fondamentale a cui far riferimento. I principi fondanti che mettono al centro il lavoro, la sicurezza, la salute, i diritti, le pari opportunità, la dignità umana, la formazione, l’elevazione sociale e il ruolo dello Stato, indicano la strada da percorrere oggi durante questa emergenza e per il futuro. Con la riapertura graduale delle attività economiche e produttive, il Lazio deve operare nel rispetto dei decreti e dei protocolli sottoscritti dalle parti sociali a livello nazionale. Noi come Regione continuiamo a essere parte attiva anche nei tavoli di verifica e monitoraggio sul tema della Salute e Sicurezza sul lavoro, nell’interesse dei lavoratori, delle aziende e, in generale, della nostra comunità. Occorre continuare a impegnarsi a tutti i livelli per ridare una prospettiva a chi ha perso il lavoro e a chi deve trovarlo ridando centralità alla formazione e più in generale a tutte le politiche attive. Buon primo maggio a tutti”. Così Claudio Di Berardino assessore della Regione Lazio al Lavoro e Formazione in una nota indirizzata alle organizzazioni sindacali e datoriali del Lazio in occasione della Festa del Lavoro.

Primo Maggio, l’omaggio dell’Amministrazione di Albano Laziale

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Primo Maggio 2020 Comune Albano

“Anche per il lavoro, nessuno deve essere lasciato indietro!

Viva l’Italia, viva Albano Laziale. Dobbiamo farcela!” Lo scrive sui social l’Ufficio Stampa del Comune di Albano

Luciano Andreotti cita Pertini per celebrare il Primo Maggio

“Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.” Sandro Petrini Messaggio di fine anno agli Italiani, 1981#PrimoMaggio #Covid19 #StopCovid19 #DirittoAlLavoro #DirittoAllaSalute #StopCoronavirus #coronavirusitalia

Pubblicato da Luciano Andreotti su Venerdì 1 maggio 2020

““Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.” Sandro Petrini Messaggio di fine anno agli Italiani, 1981 #PrimoMaggio #Covid19 #StopCovid19 #DirittoAlLavoro #DirittoAllaSalute #StopCoronavirus #coronavirusitalia” Lo scrive sui social il sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti

Comune di Ciampino – Il Sindaco Daniela Ballico sul 1° maggio, Festa dei Lavoratori

 

“Venerdì Primo maggio è la Festa dei lavoratori. Per l’occasione l’Amministrazione comunale ha preparato e fatto affiggere un manifesto dedicato che, riportando l’inizio dell’Articolo 1 della Nostra Costituzione “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, aggiunge la dicitura: “Non è festa senza Lavoro”. A spiegare questa scelta comunicativa d’impatto è il Sindaco, Daniela Ballico: “Nella scelta del manifesto realizzato dal Nostro Comune per la Festa dei Lavoratori del prossimo primo maggio, c’è tutta la mia anima da sindacalista”. Il lavoro è una componente fondamentale della vita umana, e certamente questo è uno degli aspetti che cambieranno maggiormente a seguito dell’emergenza Covid-19. La sfida più grande che ci attende, come Paese, dopo quella medica e scientifica di contrasto al virus, è proprio quella legata ai mutamenti del mondo del lavoro ed economici che inevitabilmente ci saranno. Il rischio, già adesso altissimo, è che a pagare un prezzo insostenibile sarà la piccola e media impresa, vera spina dorsale del nostro Paese. Moltissime attività produttive sono state messe in ginocchio dal lockdown e molte potrebbero non rivedere la luce se non si riuscirà a pensare ad un percorso condiviso di sostegno e rilancio di tutte le attività che sono sul territorio. Noi come Comune abbiamo deciso di predisporre un apposito fondo per sostenere le attività sul territorio di Ciampino e dunque, indirettamente, anche i suoi Lavoratori, ma ritengo che in tal senso ci sia bisogno di una presa di coscienza e di intervento di natura nazionale ed europea, altrimenti ci ritroveremo, da qui a poco, con qualche milione di nuovi poveri. Proprio a causa di questo enorme interrogativo abbiamo voluto ricordare a tutti, attraverso il nostro manifesto, che senza Lavoro non ci sono Lavoratori e senza Lavoratori non ci sono diritti da difendere, come fecero i nostri padri, come dobbiamo continuare a fare noi, perché non si deve dare mai nulla per scontato e per acquisito. Ovviamente – ha continuato il Sindaco – l’economia post Covid porterà anche delle occasioni di trasformazione e di adattamento positivo. Penso alla spinta che si dovrà necessariamente dare allo Smart Working, soprattutto nell’ambito della Pubblica Amministrazione. L’esperienza di questo periodo emergenziale ci fa sicuramente comprendere che è possibile strutturare una modalità di lavoro agile produttiva, ma servirà una formazione mirata e continua e si potrà ottenere solamente attraverso l’utilizzo di importanti investimenti in questo senso. Credo che ci si presenti un’occasione unica per potenziare le infrastrutture digitali in tutta Italia, da sempre tallone d’Achille del nostro Paese e primo fondamentale passo per innescare i mutamenti positivi di cui abbiamo bisogno. Si potrebbe pensare ad un riordino di alcune attività, come l’istituzione di tribunali virtuali in grado di snellire i tempi della giustizia e della burocrazia. Sarà poi un’ottima occasione per ripensare il sistema sanitario nazionale, di cui i Lavoratori, soprattutto durante questa emergenza, si sono rivelati, ancora una volta il pilastro portante di un sistema che ci invidia tutto il mondo ma che negli ultimi anni è stato fortemente compresso e penalizzato. Il Covid ha restituito centralità anche al tema della sicurezza sul lavoro, aspetto sul quale bisognerà investire moltissimo affinché nessun lavoratore metta a rischio la propria vita nell’esercizio delle sue mansioni. C’è poi un’altra considerazione che reputo importante, pian piano riapriranno la maggior parte delle attività, fabbriche, servizi, negozi, ma non le scuole e i nidi prima di settembre. In questa condizione molte famiglie iniziano già da oggi a porsi il problema di come gestire i propri figli perché forse il bonus babysitter non sarà in grado di garantire a questi genitori di andare a lavorare in tranquillità. Il primo maggio che stiamo per vivere – ha concluso il Primo Cittadino – sarà uno dei più difficili e con meno voglia di festeggiare da molti anni a questa parte, ma nutro grandissima fiducia negli italiani, persone che sanno sempre trovare il meglio dalle situazioni peggiori e abili come nessuno a rimettersi in piedi, anche dopo i colpi più duri. Io, come Sindaco, continuerò a fare la mia parte come faccio senza sosta da quasi un anno. Alla politica tutta, categoria alla quale appartengo con orgoglio, spetta il compito di tracciare la rotta per il futuro dell’Italia e dei suoi Lavoratori, in modo che il 1 Maggio non resti solo una celebrazione e un concerto in piazza, ma rappresenti il punto di ripartenza per tutta l’Italia.”” Lo rende noto l’Amministrazione Ballico.