
«Il 25 aprile del 1945, che oggi qui ricordiamo, in Italia fu festa grande, in nome dei principi di identità, consapevolezza storica, orgoglio nazionale. Quel giorno l’Italia e gli italiani hanno iniziato a creare la Storia della quale oggi siamo parte».
Così il sindaco Adriano Palozzi ha aperto ieri, 25 aprile, il suo messaggio in occasione del 68mo anniversario della Liberazione dell’Italia, celebrazione solenne tenuta in piazzale degli Eroi dove, il primo cittadino, ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti «per rendere omaggio a coloro che combatterono e caddero sognando un’Italia libera, prospera e solidale, non più fatalmente lacerata, capace di rinnovare e rafforzare le basi della sua unità».
«Il 25 aprile del 1945 – ha detto il primo cittadino – fu un giorno di speranza che ha segnato un punto di arrivo straordinario: la fine delle assurde atrocità della seconda guerra mondiale e l’inizio del cammino verso la conquista e la consegna al futuro di democrazia, libertà, giustizia, pace e unità nazionale, elemento di forza essenziale per essere parte dell’Europa».
Con lui, oltre ai tanti cittadini intervenuti, il presidente del Consiglio comunale Stefano Cecchi e molti tra i componenti la Giunta e il Consiglio comunale. Poi i rappresentanti le Forze dell’Ordine del territorio, le Guardie Zoofile, la Croce Rossa Italiana di Marino e il gruppo Carabinieri in congedo.
«Il nostro pensiero – ha aggiunto – và a coloro che furono allora protagonisti e, la nostra celebrazione, è oggi occasione per meditare sui valori fondanti la nostra Nazione come la Costituzione repubblicana, la Democrazia e la Libertà».
Conquiste storiche, ha sottolineato ancora Palozzi, da non considerare mai definitivamente acquisite ma da difendere e attualizzare sempre, giorno dopo giorno.«Nelle nostre città, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie».
A portare il loro contributo in qualità di testimoni degli accadimenti di allora, Nilo Rizzo e Leopoldo Martini, presidenti delle associazioni combattentistiche e d’armi A.N.P.I. e A.N.P.P.I.A.. Presente con un messaggio Ennio Del Vescovo, dell’associazione Mutilati e Invalidi di Guerra.
Un pensiero in suffragio dei caduti è stato pronunciato da monsignor Angelo Guercini,cappellano dell’ospedale San Giuseppe di Marino.
«Il 25 aprile – ha affermato ancora il primo cittadino citando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – non è solo la festa della Liberazione, è la festa della riunificazione dell’Italia, di tutto il popolo e la Nazione italiana. Rievocando lo spirito che animò i Costituenti, auspichiamo che questo anniversario sia celebrato con sempre rinnovata identità e unità dalla Nazione italiana. E, nessuna ricaduta, in visioni ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo paziente compiuto per superarle, è oggi ammissibile».
Il commento musicale dell’evento è stato curato dal Concerto Filarmonico «Enrico Ugolini» diretto dal Maestro Carmine Scura.