In occasione del centenario della nascita, la Galleria d’Arte Moderna di Roma celebra Vinicio Berti

A 100 anni dalla nascita e a 30 dalla morte, la mostra “Vinicio Berti. Antagonista continuo”, alla Galleria d’Arte Moderna-GAM di Roma, propone la lezione del suo astrattismo rivoluzionario, colmando una “lacuna” che la pittura capitolina continuava ad avere nei confronti di uno dei protagonisti del Novecento.

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In occasione del centenario della nascita, la Galleria d’Arte Moderna di Roma celebra Vinicio Berti. Astrattista, “Antagonista continuo”

da Tiziana Mercurio

A 100 anni dalla nascita e a 30 dalla morte, la mostra “Vinicio Berti. Antagonista continuo”, alla Galleria d’Arte Moderna-GAM di Roma, propone la lezione del suo astrattismo rivoluzionario, colmando una “lacuna” che la pittura capitolina continuava ad avere nei confronti di uno dei protagonisti del Novecento.

Fino al 12 dicembre 2021, infatti, l’estetica e le teorie politiche di Berti, uomo geniale, polemico, estroso, vengono ripercorse attraverso l’esposizione di inediti e documentazione d’archivio. Un concept espositivo che tenterà di ricostruire l’evoluzione pittorica del fondatore del gruppo dell’Astrattismo classico negli anni ’50: una compagine le cui teorie estetiche sfociarono presto in ideologie politiche. Per loro, la nuova arte contemporanea doveva finire la “distruzione” già in atto e iniziare la “costruzione” futura: teorie che poi verranno portate a compimento da altri, noti gruppi d’avanguardia nazionali (MAC-Movimento Arte Concreta e Forma I, per dirne alcuni) con cui Berti ebbe importanti rapporti e, in particolare, con alcuni degli esponenti più noti: Dorfles e Dorazio, anzitutto.

Berti partecipa a numerose mostre e rassegne internazionali, mantenendo sempre una grande coerenza di stile. Infatti, pur mutuando la propria espressività artistica su diversi registi, il suo tratto, il suo segno deciso veicola un messaggio preciso, rendendolo inconfondibile.

In Berti, come in Emilio Vedova (amico fraterno), la vita e l’arte sono davvero indissolubilmente legati, imprescindibili l’una per l’altra; il colore stesso è “un atto politico”.
Il percorso romano non contempla tantissime opere, ma si articola dagli esordi figurativi (una selezione di dipinti, prime prove realiste-espressioniste degli anni Quaranta) ai sofferti ricordi di guerra; da una fase post-cubista all’astrattismo (qui, i curatori, Claudio Crescentini e Roberto Sottile, hanno voluto sottolineare la scelta dell’artista di non cedere mai alle “lusinghe” dell’informale o del concettuale, elaborando un’arte originale e fortemente politicizzata), passando per un’inedita documentazione fotografica, e per le illustrazioni e i fumetti.

Alla GAM, alcune sue tele sono inserite nell’usuale percorso espositivo, fra le opere di Dazzi e Rivalta, per creare un colloquio alternativo con gli stili classici che rendono più chiaro il perchè Berti sia l’“antagonista” del titolo. Presenti esempi del ciclo: “La Visione verso l’alto”, che avvia direttamente alla serie “Guardare in alto”, con cui questi sottolinea una speranza di riscatto. Una ricerca che lo assorbì fino all’ultimo.

Senza tacere del confronto visivo fra due “Paesaggi”: quello dell’artista ospite e quello che lo avrebbe maggiormente influenzato poi, Arturo Martini; e il documentario d’arte, ri-digitalizzato: “Vinicio Berti-70 anni di pittura contro”, prodotto dall’omonimo Archivio di Firenze, dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar, con il nuovo mixaggio di alcune interviste dell’artista. Quindi, la sezione dedicata alla sua rivisitazione di Pinocchio, la figura che, come Berti stesso affermava: “lo ha perseguitato per tutta la vita”, e alla fase delle strisce, che meritano una menzione speciale.

La mostra avrà altri luoghi, oltre Roma: Certaldo; Cosenza; Firenze; Milano e Mosca.
Promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione del Comune di Rende, Museo del Presente (Rende/CS), del Centro Studi d’Arte – Archivio Vinicio Berti, della Galleria d’Arte Nozzoli di Empoli e di Roma Centro Mostre, il progetto gode dei servizi museali di Zètema.

Info: www.galleriaartemodernaroma.it; www.museiincomuneroma.it