Dopo la pausa estiva, si ricomincia a correre. Nella giornata di lunedì, infatti, inizieranno le visite mediche, e dal 24 si partirà con le prime sedute di allenamento. Lo scenario è diverso, considerato l’addio del club di Virzi a Frascati e il trasferimento nel nuovo quartier generale di Rocca Priora, ma la voglia di far bene sembra essere rimasta invariata. A parlare è colui che nella scorsa stagione ha indossato la fascia da Capitano della formazione di Gagliarducci, guidando con doti tecniche eccelse, saggezza e intelligenza (non solo tattica) il gruppo giallorosso fino alla vittoria finale del campionato. Emanuele Mancini, che è stato il primo dei confermati dalla dirigenza castellana, archiviata la splendida parentesi dell’anno dei record in Eccellenza torna a disputare la serie D, dopo che due stagioni fa aveva addirittura sfiorato il sogno di vincerla con la maglia del San Cesareo. Un sogno infrantosi solo all’ultima giornata, come ricorda il centrocampista della Lupa: “Siamo arrivati ad un soffio dal traguardo, nonostante quell’anno fossimo partiti con l’unico obiettivo di disputare un campionato tranquillo. Cosa ci è mancato per riuscire a vincere? Mah, forse semplicemente non eravamo abbastanza attrezzati per farlo, nel senso che per tutta la stagione hanno giocato sempre gli stessi calciatori, e nelle ultime giornate siamo un po’ scoppiati. Ciò non toglie che avevamo disputato un campionato al di sopra di ogni aspettativa, e questo soprattutto grazie ad un gruppo straordinario”.
E proprio a proposito del gruppo, quello della Lupa della scorsa stagione è riuscito ancora una volta a dimostrare che il punto di partenza per costruire un successo è da ricercarsi proprio nell’unità dei componenti di una squadra. “Mi dispiace che molti dei protagonisti della scorsa stagione abbiano preso delle strade diverse, perché si era creato un gruppo fantastico e tra di noi c’era veramente un’alchimia perfetta. Il calcio, però, è così, quindi oggi ripartiamo sperando che con i nuovi arrivati si possa ricreare il gruppo che c’era lo scorso anno, perché per ottenere risultati importanti è fondamentale partire proprio da lì. Conosco bene molti dei nuovi acquisti della Lupa, e sono sicuro che potremo costruire qualcosa di importante. Con Baylon e Siclari ho giocato in passato, così come con Massella e De Gol, e so per certo che sono dei bravissimi ragazzi ancor prima che degli ottimi giocatori. Non conosco Nohman e Boldrini, ma di loro mi hanno parlato tutti molto bene, quindi credo che ci siano tutti i presupposti per far bene”.
Difficile parlare di obiettivi, quando manca ancora un mese all’inizio della stagione regolamentare con la prima gara di Coppa Italia, ma pur mantenendo la giusta umiltà è innegabile che questa Lupa ha tutte le intenzioni di far bene: “Guardando il modo in cui la società si è mossa sul mercato, è evidente che non possiamo nasconderci. Poi, si sa, per fare un campionato di vertice non sempre è sufficiente acquistare dei buoni giocatori, soprattutto in una categoria difficile come quella che ci troveremo ad affrontare. Il presidente Virzi ha una mentalità vincente e non ama perdere nemmeno un’amichevole, proprio come mister Gagliarducci che lo scorso anno è stato bravo a trasmettere il suo carattere a tutta la squadra. Credo che sia fondamentale ripartire proprio da quella mentalità, che è la stessa sia che si giochi in Eccellenza, in serie D o in categorie superiori. L’anno passato siamo stati bravi ad affrontare il campionato partita dopo partita, senza abbassare mai la guardia, ed è la stessa cosa che dovremo cercare di fare anche nel prossimo”.
Un campionato che vedrà la Lupa di scena al Montefiore di Rocca Priora, in casa di Marco Amelia, che di Mancini è un vecchio amico: “Conosco Marco da diversi anni, perché abbiamo giocato insieme nella Primavera della Roma. È stato lui stesso a chiamarmi perché aveva saputo che la Lupa non sarebbe rimasta a Frascati e che stavamo cercando una nuova casa. L’ho messo volentieri in contatto con il presidente Virzi e con il DG Rosato, e mi fa veramente piacere che si siano trovati sulla stessa lunghezza d’onda. So che quella di Rocca Priora è una bella struttura, e sono sicuro che potremo lavorare nella maniera migliore. Speriamo che nonostante la presenza della squadra locale il pubblico di casa si affezioni a noi e ci segua, anche se obiettivamente a livello di spettatori non potremo certo fare peggio della scorsa stagione”.