
Il 15 luglio scorso si è tenuta una conferenza stampa presso Italia Nostra Roma , a via dei Gracchi 187, per illustrare le motivazioni della adesione “ad adiuvandum” da parte di Italia Nostra nazionale all’ultimo ricorso, già presentato al TAR, dai cittadini di A.D.A.(Argine Divino Amore) e Stop Cemento. contro l’enorme speculazione edilizia nella zona del “Divino Amore”
nel Comune di Marino, al confine col Comune di Roma. Insieme ai rappresentanti dei due comitati sono intervenute le sezioni di Italia Nostra di Roma e dei Castelli Romani. Tutti gli interventi hanno illustrato con numerose e approfondite documentazioni “
l’insostenibilità del progetto di lottizzazione. Sono infatti previsti 1.350.000 metri cubi per ben nuovi 12.500 abitanti in una delle ultime aree di agro romano presenti ai Castelli Romani. Si vuole fare partire subito il progetto noto come “EcoVillage” per i primi 4.750 abitanti. Le procedure seguite per varare questa enorme colata di cemento – si legge nella nota diramata da Italia Nostra Castelli Romani – non prevista dal Piano regolatore del Comune, ma proposta dai privati appare non aver seguito l’iter normale come avrebbe dovuto, ma invece il Consiglio comunale ha approvato un”Programma integrato” con il ricorso alla procedura d’ urgenza di un Accordo di Programma non giustificabile e, tra l’altro, senza aver convocato la Conferenza dei Servizi.
Non sono state applicate né la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) né la VIA ( Valutazione Impatto Ambientale) e pertanto non sono state fatte approfondite analisi su quanto si produrrà di danni sul territorio e sulla vita dei cittadini di Marino e dei Comuni vicini per la mobilità, per la scomparsa delle tutele paesaggistiche ed in particolare per le attuali già gravi carenze idriche non prese in considerazione come invece prescrivono le leggi vigenti”.
Alla fine della conferenza si sono programmate iniziative da tenersi presso la Regione Lazio, “colpevole di aver avvallato – secondo i relatori – questo intervento senza fermarlo come avrebbe e potrebbe ancora fare.
ANCHE I COMUNISTI ITALIANI DI MARINO ADERISCONO ALLA PROTESTA E MANIFESTANO DAVANTI LA REGIONE LAZIO
“Anche noi comunisti saremo presenti al presidio sotto la Regione Lazio – ha dichiarato in una nota diffusa alla stampa Alessandra Trabalza, responsabile delle politiche comunali del Pdci a Marino – per confermare la nostra decisa opposizione coerentemente espressa dal nostro partito in tutti questi anni. Mi permetto di citare proprio il documento congressuale che abbiamo approvato in pubblica assemblea il 22 giugno scorso. “Rilanciare l’offerta non è uno slogan senza “odore”. Va rilanciata un’offerta virtuosa e popolare, contrastando in tutto il paese quella speculativa, cementificatoria e criminale. Sono in tanti a confermare che questa attività, al netto della fallimentare attività del social housing in salsa italiana, continua a essere una delle poche leve che dà una spinta agli investimenti reali.
Ne consegue che la nostra coerenza programmatica, così come ricompresa negli impegni elettorali ultimi, riconferma il no alla cementificazione, come nella vicenda di via del Divino Amore. Sostiene le finalità dei movimenti di lotta presenti sul territorio. Dà mandato al gruppo dirigente che uscirà dal congresso a far vivere in modo coerente, presente e continuativo questo indirizzo politico in ogni sede e contesto.” Quindi – spiega Alessandra Trabalza – anche l’azione di lotta, anche la mobilitazione sono parte della nostra coerenza del pensiero politico-amministrativo che abbiamo nel merito della vicenda locale e del giudizio politico pessimamente negativo che abbiamo nei confronti delle scelte della Giunta Polverini, e delle azioni della Giunta Palozzi. Infine – conclude la responsabile delle politiche comunali Pdci – non è più sopportabile il silenzio, comprensibile in periodo elettorale, degli atti e non solo delle parole da parte di Nicola Zingaretti. Così come non è tollerabile il comportamento democristiano senza azioni consiliari del nuovo Sindaco: può fare di più – conclude la nota – può fare ciò che i cittadini si aspettano”.