Per Ivan Schiano, il video maker settentrionale, bolle in pentola una “speciale” novità.
Ilaria Solazzo giornalista pubblicista e blogger ha intervistato per noi, oggi, Ivan Schiano.
Chi è il videomaker? E cos’è esattamente il videomaking? Queste le principali riflessioni trattate in questa mia intervista odierna.
Ilaria – Il videomaking cos’è?
Ivan – È l’arte di creare contenuti video che possono essere declinati in svariati contesti ed essere impiegati per molteplici scopi.
Ilaria – Il videomaker invece?
Ivan – È colui che realizza questi contenuti. Si tratta di un professionista le cui competenze vanno dall’ideazione e realizzazione di uno storytelling o storyboard, alla produzione concreta di materiale audiovisivo.
Ilaria – Mi sembra una professione molto complessa…
Ivan – Sì. Richiede innumerevoli competenze che solitamente nella produzione cinematografica sono settorializzate.
Ilaria – Spiegaci meglio…
Ivan – Dal punto di vista meramente tecnico il videomaker deve realizzare le riprese e occuparsi della registrazione del suono. Deve effettuare delle scelte di regia, deve occuparsi dell’editing audio e video di questo materiale raccolto. Inoltre, deve sapere utilizzare dei software complessi che ne consentono la realizzazione.
Ilaria – E dal punto di vista più concettuale?
Ivan – Il videomaker deve essere in grado realizzare un racconto attraverso delle immagini e dei suoni, quindi usare un proprio linguaggio: “La forma, non è il punto da cui partire, ma quello a cui giungere”. Questa riflessione di Paul Klee è molto interessante, poiché ci fa comprendere che tutto il processo creativo parte da un’idea, da un concetto. Tutto ciò si concretizza nella forma di ciò che riprendiamo e diventa linguaggio con l’impiego di una forma stilistica che si decide di seguire.
Ilaria – In Italia va alla grande il videomaker di matrimonio, sei d’accordo?
Ivan – Sì. È un professionista specializzato nel racconto dell’evento del matrimonio. Questa figura chiaramente deve possedere tutte le competenze appena illustrate e impiegarle su un “set” che non può controllare, poiché si tratta di un evento in presa diretta. Diciamo che, mentre su un set cinematografico (film, spot, video commerciale ecc.) tutto è programmato e nulla è lasciato al caso, durante un evento live la questione è molto diversa. Bisogna essere pronti, sempre sul pezzo come si dice, e con le antenne dritte per captare il contenuto emotivo che più di ogni altro potrà raccontare l’intensità del momento: quella di un’esperienza condivisa.
Ilaria – Una novità riguarda un’americanata che sta prendendo piede in Italia da pochissimo: Il video ricordo. Raccontaci…
Ivan – Si tratta di un video che racconta una storia, la tua, oppure quella della tua famiglia, immortalando momenti di vita quotidiana semplici, ma meravigliosi. Il racconto di una gita fuori porta coi tuoi bambini, una passeggiata in campagna, una giornata al mare, la tua gravidanza e molti altri momenti; tutti questi sono ricordi preziosi che meritano di essere conservati in maniera vivida, e questo è possibile con un Video Ricordo. È un categoria di video a cui tengo tanto perché credo fortemente nel valore del ricordo e nulla come il video può veicolare un contenuto emozionale, proprio per la sua natura multimediale che gli è intrinseca. Nell’intervista ne parlo come un progetto che desidero realizzare in futuro o su cui comunque mi piacerebbe tanto puntare, ma su cui si deve lavorare per farne apprezzarne a pieno il valore, perché ancora nel nostro paese è un genere poco diffuso.
“A natale regala e regalati un video ricordo per custodire per sempre i tuoi momenti speciali”, questo è il mio pensiero ed augurio speciale.
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