La carica delle mamme, Valeria Scarano con Di Giulio Sindaco a Marino

0
2671
scarano
Valeria Scarano - candidata al Consiglio Comunale di Marino Lista Civica Eleonora Di Giulio Sindaco
scarano
Valeria Scarano – candidata al Consiglio Comunale di Marino Lista Civica Eleonora Di Giulio Sindaco

Alla prima esperienza in politica, candidata a Marino nella Lista Civica Eleonora Di Giulio Sindaco, la 35enne e tre volte mamma Valeria Scarano racconta a Meta Magazine la sua esperienza ed i suoi propositi, in questa campagna elettorale agli sgoccioli.

Valeria, lei è mamma di tre bimbi, la più grande di cinque anni e l’ultimo arrivato di appena tre mesi: come si può conciliare l’impegno politico in campagna elettorale e l’essere madre?

“Io direi che l’essere madre è una marcia in più, sia per la campagna elettorale che per fare politica. Spesso per una donna la propria condizione di maternità, sia durante che post gravidanza, viene vista come un impedimento, io su questo non sono d’accordo e l’esperienza di queste ultime settimane ha confermato questa mia convinzione”.

Perchè?

“Perchè l’essere madre non è una condizione fisica ma un atteggiamento mentale, una visione della vita, un diverso modo di concepire, guardare e rapportarsi con il mondo e la società di cui facciamo parte. L’essere madre ci predispone nel concepire i bisogni, il vissuto, e conseguentemente le soluzioni ai problemi che si presentano,  all’insegna del noi e non più soltanto dell’io, un noi ancor più marcato rispetto a quello di una semplice esperienza familiare o di coppia, pur importante”.

Diverso in che modo?

“Diverso, perchè la consapevolezza materna di aver concepito una vita umana cambia la vita ed il modo di vivere, non nelle abitudini ma nel modo di pensare la vita stessa”.

E cosa c’entra tutto ciò con il suo attuale impegno politico e civico?

“Il vivere la realtà con la consapevolezza del noi piuttosto che l’egoismo dell’io, credo sia la precondizione per ogni impegno teso al bene comune: in questo l’essere madre è un vantaggio enorme, l’esserlo da poco tempo ancor di più”.

Perchè ha deciso di candidarsi in questa tornata elettorale?

“Io sono iscritta al Comitato delle mamme dei Castelli Romani, che si è ritrovato a combattere la battaglia per il mantenimento del reparto di pediatria presso l’ospedale Regina Apostolorum di Albano. Il mio ultimo bimbo è stato salvato proprio perchè quella struttura sanitaria esisteva ed esiste, non per mantenere il posto a qualche operatore, ma è l’unico punto di riferimento medico ospedaliero e di pronto intervento specifico per i minori ai Castelli Romani. Se avessi dovuto portare mio figlio a Roma, quel giorno, forse non ce l’avrebbe fatta, perchè in alcuni casi la cura migliore è la tempestività della diagnosi e della cura stessa. Per ora, grazie anche alla sensibilità delle istituzioni e soprattutto di alcune persone che all’interno di esse hanno saputo ascoltare le ragioni delle mamme, quel reparto è salvo ed è inserito all’interno di un programma più vasto di riforma dell’organizzazione delle strutture sanitarie sul territorio. Io sono stata fortunata e mio figlio ora sta bene, ma mi sono chiesta: quante mamme al mio posto, se non ci fosse stata una struttura efficente avrebbero avuto la mia stessa sorte? Quanto è importante avere un sistema sanitario territoriale di prevenzione e pronto intervento per i nostri figli? Quanto conta efficentare i servizi alla persona, partendo dal basso? Quanto io sono disposta a spendermi e coinvolgere altri per migliorare le condizioni di sicurezza per i nostri figli a partire dalle città in cui viviamo? Ecco, la mia candidatura è la mia risposta immediata a queste domande”.

Il Comune di Marino che competenze ha in questo settore?

“I servizi alla persona, costruire una città amica dei bambini, in cui il centro delle azioni amministrative è il benessere dei soggetti deboli, minori, anziani e donne, non sono forse i primi doveri di ogni Comune? Ecco quindi che per produrre rinnovamento della politica, partendo dai temi e dalle persone che li interpretano, non più dalle fazioni partitiche, è il Consiglio Comunale la prima trincea, quella dove poter portare questo tipo di voci, la più vicina alle esigenze delle persone”.

Ci può fare qualche proposta concreta che porterà all’attenzione del Consiglio Comunale se eletta?

“Serve una visione complessiva del territorio di tutti i Castelli Romani, che metta ogni realtà municipale in sintonia e non in contrapposizioni campanilistiche o peggio, personalistiche. Occorre iniziare dall’ascolto delle molte realtà associative, del terzo settore, del mondo del volontariato, che in tema di sociale nel nostro territorio hanno tutte le competenze e le capacità per fornire idee ed apporti costruttivi agli enti locali. Coglierne i suggerimenti e metterli in rete, superando anche le contrapposizioni tra realtà associative ed ambiti di competenza diversi, a beneficio di una visione coerente in un piano di sviluppo sociale ed economico”.

Lei ha citato l’ambito economico: crede che Marino abbia bisogno di interventi anche su questo versante?

“Marino è una città che vive la crisi come il resto d’Italia e d’Europa, ma contiene anche tutte le risorse per farcela. Penso alle politiche attive del turismo basato sulle tradizioni locali. Per chi come me lavora nell’ambito dei trasporti aeroportuali in una grande azienda, nel mondo dei tour operator, non sfugge l’importanza di potenziare l’offerta turistica marinese, non tanto negli eventi ma nel loro collegamento in rete con i flussi turistici, nazionali ed esteri, con particolare attenzione a Roma Capitale, sfruttando anche il vicino aeroporto Pastine di Ciampino che, con le necessarie modifiche strutturali per il pieno rispetto di tutte le norme ambientali ed urbanistiche, può diventare una risorsa importante”.

Come pensa di raggiungere questi obiettivi?

“Io da sola non potrei raggiungere nessuno di questi obiettivi, così come nessuno oggi può risolvere da solo una crisi sociale che è prima di tutto crisi di identità. Nessuna città da sola potrebbe, così come nessuna associazione, nessuna impresa e nessuna persona. La percentuale di risoluzione dei problemi e di governare i processi in direzione dell’interesse generale risiede in primo luogo nella capacità di fare squadra con le persone giuste. Io non sono sola oggi, sia in termini di riferimenti sovracomunali che sul territorio castellano, a partire da Marino, dove, grazie alla doppia preferenza di genere, sto conducendo questa campagna elettorale in coppia con Marcello Pelosi, all’interno della lista civica di Eleonora Di Giulio. Cito il mio compagno di viaggio perchè insieme abbiamo condiviso non solo le proposte ma, io da mamma e lui da padre e da neo nonno, abbiamo lo stesso approccio alla politica, quello delle persone, non quello dei partiti”.