La clausola riguarda l’accoglimento di richieste di spazi pubblici per manifestazioni e iniziative varie.
Una follia, tutta di sinistra, che fa della democrazia un’arma.
‘’D’ora in poi chiunque voglia chiedere di utilizzare una sala comunale dovrà firmare una clausola che esplicita chiaramente il richiamo ‘’alla dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista.’’ Questo è quanto ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai.
Una discussione infuocata in aula, che ha visto l’abbandono della seduta da parte dei consiglieri di Fratelli d’Italia e l’astensione di leghisti e azzurri.
La clausola con la parola ‘’antifascista’’, era stata introdotta per la prima volta nel 2018, senza la città ne avesse sentito l’esigenza nei precedenti settant’anni, dall’ex sindaco Achille Variati, della coalizione di centrosinistra, poi modificato poco più di un anno dopo dal successore Francesco Rucco (centrodestra). Il quale tolse la parola ‘’antifascista’’ sostituendola, non più seriamente, con ‘’un rifiuto all’adesione a qualsiasi totalitarismo.’’ Martedì il terzo cambio. Chi vorrà utilizzare suolo pubblico dovrà ‘’riconoscere e rispettare i principi, le norme della Costituzione italiana’’, come si legge in una nota.
L’ex sindaco Francesco Rucco, di Fdi, che aveva eliminato il provvedimento nella precedente legislatura, si è rivolto al primo cittadino, attaccando ‘’ha concentrato l’attenzione sulla clausola antifascista, spostandola dai problemi della città, e intanto sta facendo altre cose, come inserire uomini del Pd in posizioni strategiche’’.
Un consiglio comunale assurdo, che invece di concentrarsi sulla risoluzione dei problemi reali della città e dei suoi cittadini, diventa strumento di propaganda ideologica e strumentale.
La propaganda senza fine, a Vicenza torna la clausola antifascista
Reintrodotta dal consiglio comunale la clausola antifascista per l'ottenimento degli spazi pubblici, eliminata dalla precedente amministrazione di centrodestra