La Sagra della Caldarrosta a Carpineto Romano tra divertimento e cultura

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Carpineto Romano
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Carpineto Romano

Dal 31 ottobre al 1 novembre 2015, nella graziosa cittadina laziale di Carpineto Romano si terrà la tradizionale “Sagra della Caldarrosta”.

Nelle strade, nelle piazze e nei vicoli della cittadina saranno allestiti stand gastronomici presso i quali si potranno degustare i tanti e variegati menù della gastronomia Carpinetana a base di castagne e marroni, così come si potranno assaporare nei tanti ristoranti e osterie dei sette Rioni Storici.

Fitto è il programma della manifestazione, articolata in più giornate, che prevede concerti, convegni, mostre, visite guidate, esposizioni artistiche e di prodotti tipici, spettacoli di sbandieratori e musici dei vari Rioni Storici.

Tra le tante iniziative programmate, segnaliamo quella che si terrà il 31 ottobre, alle ore 17,00, presso il Chiostro seicentesco del Convento di San Pietro. Si tratta di una particolare visita guidata i cui partecipanti saranno accompagnati dal Prof. Alberto Crielesi, già Titolare di Iconografia Francescana al Pontificio Ateneo Antonianum, specialista per quanto concerne la storia dei conventi e delle opere  d’arte di vari Ordini religiosi, come testimoniano le sue ricerche e le sue numerose pubblicazioni.

Il convento dei Minori Riformati e la chiesa annessa dedicata a San Pietro Apostolo furono edificati dal 1612 per la munificenza del cardinale Pietro Aldobrandini, Signore del paese, lo stesso prelato cui si deve la Villa Belvedere di Frascati.

Il convento, già rinomato per lo studio di discipline filosofiche e teologiche, ci accoglie con una curiosa croce tortile in pietra calcare illeggiadrita dagli emblemi degli Aldobrandini. La facciata della chiesa, restaurata recentemente, ospita nel timpano del portale un busto di san Pietro Apostolo del francese Jacques Sarazin, scultore attivo anche nella villa tuscolana del Cardinal Aldobrandini. A destra, per chi entra, ci colpisce la statua in marmo di San Francesco di Giovanni Duprè del 1882. Vi si trova anche il sepolcro gentilizio della famiglia Pecci costruito nel 1732 da Domenico Pecci. Ma il pezzo artistico più pregiato è un quadro di “San Francesco in meditazione”, attribuita dalla critica recente al Caravaggio, tela identica a quella conservata nella chiesa dei Cappuccini in Roma. Importantissime le cappelle laterali con un Crocifisso e una Madonna dei Sette dolori, opere lignee di Fra Stefano da Piazza Armerina (1685). Di grande rilievo anche le tele del pittore francese Simon Vouet (Le stimmate di San Francesco) e di Fra Diego da Tavello. (Immacolata Concezione),
A sinistra della chiesa, si accede al bel chiostro quadrilatero che ha al centro la cisterna con, nella vera del pozzo, lo stemma del cardinal Aldobrandini, e ventotto lunette affrescate narranti la vita di San Francesco, opera di Francesco Serbucci di Tivoli (1685). Da notare i distici latini, di bellissima fattura virgiliana, con stemmi dei vari benefattori che concorsero alla spesa di quegli affreschi e le famiglie più in vista di Carpineto del XVII secolo: Briganti, Coluzzi, Pecci, Benedetti, Campagna, Caldarozzi, Fasanella, Campanello, Caporossi, Sargiorgi, Prosperi, Mercuri, Porta, Gavillucci, Rossetti, Seneca e Simoni.
Una visita guidata, quindi, di grande interesse, non solo per gli studiosi, che offrirà ai partecipanti un ampio e meticoloso riassunto della storia del Convento di San Pietro e, soprattutto, una puntuale disamina degli aspetti architettonici e artistici del complesso conventuale.