La Virtus Roma ed i playoff 2014, tutto ciò che non ti aspetti

0
1179
dalmonte
Dal Monte tecnico Virtus Roma Basket
dalmonte
Dal Monte tecnico Virtus Roma Basket

SPORT – Il risultato che non ti aspetti. La Virtus Roma espugna per la seconda volta in due giorni il Pianella di Cantù, e contro le previsioni persino del più spregiudicato bookmaker, si porta sul 2 a 0 con due match point da giocarsi tra le mura amiche del PalaTiziano. Se la vittoria in gara 1 poteva avere un sapore di casualità, figlia anche della pessima giornata al tiro di Cantù, questa ha il sapore della difesa dura, della fatica e del sudore che ha imbrigliato i tiratori di Cantù, relegandoli a 62 punti complessivi (Leunen 0/7 al tiro). Una Virtus Roma esteticamente non bellissima ma quanto mai concreta e determinata che per la seconda volta consecutiva dimostra di essere diventata squadra. Finalmente. Ma sicuramente in tempo per sognare.

L’uomo partita che non ti aspetti. E forse non puoi proprio aspettartelo perché lui in campo non è proprio sceso. Questa partita, prima di tutti l’ha vinta il coach di Roma, Luca Dalmonte. Probabilmente ha iniziato a vincerla quella sera a Venezia, quando sotto di una ventina di punti a pochi minuti dalla fine, con l’accesso ai play off che sembrava sfuggire, con contestazioni di ogni genere nei suoi confronti (a cominciare dal sottoscritto che gli rimproverava di non essere stato in grado di costruire una squadra che da squadra giocasse) è riuscito a fare quadrato con i suoi giocatori, uscendo vittorioso da Venezia, accedendo ai play off e trovando, probabilmente, nuove convinzioni e nuove alchimie di gioco. La vittoria di ieri, la difesa corale, la Virtus brutta ma cattiva che non ha tremato mai nel finale punto a punto porta la sua firma. Il suo gioco di sistema ha portato dei risultati inaspettati. Chapeau, coach. Contento di essere stato smentito ma ora non fermarti. (Continuerò a tenere aperto il gruppo facebook “Dalmonte vattene” come buon auspicio).

I giocatori che non ti aspetti. Tutti insieme improvvisamente. Lollo d’Ercole, uno degli eroi della squadra che non c’era (per chi ancora non lo avesse ancora fatto “La squadra che non c’era” è un fantastico racconto della stagione dello scorso anno di Luca Pelosi che vale la pena di essere letto), disperso negli schemi di Dalmonte per tutta la stagione, improvvisamente torna ad essere il guerriero del tempo che fu, il difensore che non si supera. E stiamo aspettando che riscaldi la sua mano al tiro da tre. La bomba di ieri che sia solo un aperitivo. Quinton Hosley che improvvisamente riduce le sciocchezze che caratterizzano ogni sua partita, tanto da farti dimenticare che sia Quinton Hosley e da farti chiedere cosa ci faccia in Italia e perché non sia in NBA. Mayo, improvvisamente disciplinato, che stringe i denti per i suoi acciacchi e dà un sostanziale contributo. Anche Kanacevic, in negativo, non te lo aspetti. Non ti aspetti che buchi la partita in maniera clamorosa. Avrà rifiatato. Ha scelto la serata giusta. Perché poi la doppia doppia di Mbakwe, Phil Goss, Bobby Jones te li aspetti. Quando sentono odore di sangue, soprattutto gli ultimi due, non mancano mai.

I tifosi che non ti aspetti. Quelle stesse arene che hanno visto discussioni lunghissime su chi difendeva tecnico, coach, gm, chi criticava, chi chiedeva l’esonero di Dalmonte, chi si augurava che il gm se ne andasse da Roma (questo io continuo ad augurarmelo sia ben chiaro), chi voleva il taglio di Hosley e potrei continuare per ore, si sono improvvisamente svuotate dalle polemiche e riempite di complimenti e speranze. Perché tutti questi tifosi hanno in comune l’amore per la Virtus Roma. E, ognuno con la propria sensibilità ed impostazione, avanzava proposte solo nell’ottica di una Virtus maggiormente competitiva. Ci siamo ritrovati tutti. Ci siamo uniti nel segno di queste due straordinarie vittorie. Non so cosa succederà. Ma non perdiamo l’occasione, non la perda la società, di favorire la crescita del pubblico e dei simpatizzanti. Non divida i tifosi in categorie. Dia la possibilità a chiunque lo voglia di potersi stringere intorno a questa squadra.

La Rai che non ti aspetti. Ho visto questa partita in streaming a singhiozzo, con ritardi delle immagini, con il sito della Legabasket che dava punteggi diversi da quelli che vedevo in streaming. Una sofferenza indicibile. E’ assolutamente vergognoso che la Rai, che possiede i diritti del basket, non dia la possibilità di assistere in TV a tutte le partite dei play off. Se serviva una dimostrazione della necessità di una TV per il basket, caro Presidente Petrucci, poteva stare con me ieri sera. Forse assistendo alla sofferenza ed isteria, mia come di tanti altri tifosi, si sarebbe tolto ogni dubbio.

I commentatori che non ti aspetti. Divertente sentire il commentatore di Cantù che si lamenta per presunti torti arbitrali a favore della Virtus. I tifosi della Virtus sono maestri in torti subiti. Ne abbiamo viste di tutti i colori. E, su Righetti era fallo (citazione storica riferita ad una delle tante partite che la Mens Sana Siena ci “rubò” – mi sembra si possa legittimamente usare questo termine).

SI torna in campo domani sera. Qualche sprovveduto si vedrà la finale di Champions League. Che errore clamoroso! Il basket è lo sport più bello del mondo. Non sai mai cosa aspettarti!